Max Colaci: "Sarebbe meglio rinviare le Olimpiadi di un anno, ma non so se io ci sarò"

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Di Redazione

È dura rinunciare a un sogno, come quello a cinque cerchi, se lo si è inseguito per quattro lunghi anni. Ma pensare alle Olimpiadi 2020, con tutto il mondo dello sport fermo per la pandemia di coronavirus, in questo momento è davvero complicato. E lo sa bene anche il libero azzurro Massimo Colaci, che in un’intervista alla Gazzetta del Salento ammette: “Dovendo dare una risposta oggi penso che, se il problema del Covid-19 non si risolverà in tempi brevi, la cosa migliore sarebbe rinviare l’Olimpiade di un anno“.

Avendo vissuto i Giochi di Rio – continua il giocatore della Sir Safety Conad Perugiache sono state un’esperienza straordinaria sul piano delle emozioni, non vedevo l’ora di parteciparvi per la seconda volta. Ma è molto difficile ipotizzare come possano andare le cose da qui a fine luglio. Se rammento le enormi mense aperte a migliaia di atleti, nel villaggio olimpico allestito in Brasile nel 2016, mi vengono i brividi, stanti le giuste restrizioni che dobbiamo osservare in questi giorni“.

Lo spostamento al 2021, però, comporterebbe problemi non indifferenti: “Mi rendo conto – dice Colaci – che sarebbe una decisione mai presa in tanti anni di storia. Sul piano personale, tra l’altro, ci sarebbero degli interrogativi: l’anno prossimo avrò 36 primavere e potrebbe anche accadere che non rientri più nei piani del CT azzurro Blengini. Mi dispiacerebbe molto non esserci, ma la salute di tutti è di gran lunga più importante delle ambizioni personali“.

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