Foto Nicola Marfisi/Allianz

Matteo Piano, settimo anno senza crisi: “La felicità è il mio metro di giudizio” (VIDEO)

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Come ogni anno Matteo Piano si presenta al via della nuova stagione dell’Allianz Milano, e per il capitano iniziano a essere davvero tanti. Quanti, lo lasciamo dire a lui: “Le stagioni me le contano gli altri, anzi confesso che qualche volta sbaglio e dico 6 o 8… ma invece sono 7 ed è una cosa molto bella, un numero stupendo, anche se a volte me lo dicono come se fosse una tassa. Io dico che il tempo, quando stai bene e sei contento di dove sei e di quello che fai, è solo un fattore. Io provo una grande felicità e quello è il mio metro di giudizio: sono tornato in campo l’altro giorno a Jesi ed ero davvero felice. È una cosa che ho detto tante volte, lo so, ma finché la sento davvero è il mio mezzo per andare avanti“.

Che campionato sarà quello di Piano e dell’Allianz? “Mi aspetto una stagione di pallavolo aggressiva, combattuta – risponde il centrale –, l’abbiamo vista l’anno scorso e quest’anno ci sono ancora nuovi giovani con voglia di fare e di emergere. Questa è la stagione preolimpica, quindi per molti una bella rampa di lancio, e credo che possa essere una grande stagione grazie agli atleti ma anche a tutto il sistema, che sta facendo dei passi avanti, e al pubblico, che incrementa sempre il suo affetto, come abbiamo visto anche con le nazionali. Insomma, mi aspetto una stagione colma di tecnica, di grandi emozioni e di gente“.

Milano cambia volto con l’arrivo di un campione come Matey Kaziyski e la cosa non può lasciare indifferente nemmeno il capitano: “Sono molto felice, perché giocare con un compagno di squadra di questa esperienza era qualcosa che volevo vivere. Quando guardo le rose delle altre squadre penso che io sono del 1990 e che la gente della mia età rimasta non è poi così tanta… figuriamoci del calibro di Kaziyski! Sono giocatori da ammirare, da preservare e da cui imparare: Matey, come Juantorena, Podrascanin e Simon, atleti che magari non resteranno in campo per altri 10 o 15 anni, anche se glielo auguro. Finché restano dei punti di riferimento del campionato è bello giocarci insieme e per me, finalmente, bellissimo averne uno a Milano“.

di Eugenio Peralta

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