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foto Lupi S. Croce

Mastrangelo ha le idee chiare per la sua Taranto: “Prima la salvezza, poi chissà”

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Dopo la bella e positiva stagione, che l’ha vista salvarsi seppur con qualche affanno, la Gioiella Prisma Taranto cambia la propria guida tecnica, passando da Vincenzo Di Pinto ad un altro Vincenzo, Mastrangelo, ma non i propri obiettivi. Anche per quest’anno, infatti, lo scopo finale per i pugliesi sarà quello della salvezza. Per far sì che questa arrivi senza particolari pressioni, il club tarantino ha praticamente già ampiamente chiuso il proprio mercato, affidandosi anche a nomi di livello per brillare in campionato, con un nome su tutti: Filippo Lanza.

Proprio il nuovo coach non può che dimostrarsi soddisfatto di quanto effettuato dalla propria dirigenza, confermandolo tra le colonne de “Il Corriere dello Sport Puglia“: “E’ la migliore squadra che potevamo costruire – commenta –. Ci siamo mossi con parecchio tempo di anticipo ed ad aprile avevamo già chiuso tutti i contratti. La dirigenza ha lavorato davvero alla perfezione“. “Abbiamo costruito una squadra molto forte al servizio – continua il tecnico – e non abbiamo partecipato ad aste. Vogliamo sicuramente salvarci il prima possibile, ma non ci accontenteremo. I tifosi saranno fondamentali: chiedo loro di starci vicino il più possibile, anche durante la settimana e non solamente la domenica“.

Il filo del discorso si sposta poi su vicende extra campo, come quella vissuta da Vibo Valentia: “Mi spiace veramente per quanto successo; è stata una decisione sofferta e dico questo perché so quanto la famiglia Callipo ci tenga. Sono contento che la palla passi a Catania – afferma –, altra squadra del Sud, con alle spalle l’entusiasmo di una regione intera“.

Mastrangelo racconta poi la sua breve e recente esperienza sulla panchina di Porto Viro: “A Santa Croce non avevano accettato di buon occhio quanto deciso, perciò non aveva molto senso rimanere lì. Si è presentata l’opportunità e sono stato felice di prenderla“. Ed il suo passato col suo predecessore in rossoblu: “In quegli anni non condividevo le sue scelte. Mi trovavo più volte a cambiare ruolo e questo non mi stava bene ed è per questo che abbiamo interrotto il nostro rapporto. Col senno di poi, però, devo ammettere che questo è servito, dato che ora so relazionarmi con tutti nel giusto modo. Con Di Pinto mi sento ancora oggi“.

(fonte: Il Corriere dello Sport Puglia)

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