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Margherita Bianchin intervista Federica Frasca: “In Italia o sei studente o sei atleta”

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Di Redazione

Margherita Bianchin e Federica Frasca sono state per quasi quattro anni la coppia di riferimento della Florida International University nel Beach Volley. Unite fuori e dentro il campo, hanno sempre fatto della loro amicizia e sintonia la loro arma vincente. Insieme, hanno vinto due titoli All-American e vantano di una partecipazione storica alle NCAA finals.

Le loro strade si sono divise per via della pandemia: tornata in Italia dopo una stagione stroncata sul nascere, Margherita ha intrapreso un percorso con la nazionale mentre Federica continua a portare in alto il nome di FIU e ha intrapreso un master prestigioso in ingegneria. Oggi vi proponiamo un’intervista particolare, fatta da Margherita alla sua ex-partner Federica.

Il tuo percorso è stato diverso rispetto ai piani iniziali. Prima avevi iniziato l’università in Italia, poi la decisione di trasferirti in Florida. Cosa ti ha fatto cambiare idea?

Giocare a Beach Volley ad alti livelli frequentando anche la facoltà di Ingegneria era quasi infattibile in Italia. È un paese, il nostro, con molti pregi, ma o sei studente o sei atleta. Un aspetto che non facilita gli sportivi che hanno anche ambizioni universitarie. In America, invece, potevo essere una student-athlete a tutti gli effetti. Sono felice di aver preso la decisione di partire e se dovessi tornare indietro lo rifarei. Non solo ho l’opportunità di studiare, ma viaggio anche in giro per gli USA e gioco nelle spiagge frequentate dai migliori giocatori di AVP!“.

Che ambiente hai trovato ad FIU? Ovviamente in questa domanda dovrai menzionarmi per forza!

L’ambiente è stato subito molto accogliente, si respirava aria di opportunità e le persone mi hanno dato subito fiducia. Margherita era negli USA già da un anno e mi ha aiutata ad ambientarmi e a ridere nei momenti un po’ più difficili (ve lo avevo detto che mi avrebbe menzionato!, n.d.r.). Miami è una città incredibile, un bacino incredibile di culture diverse. Anche per questo non mi sono mai sentita esclusa. È una città che accoglie chiunque“.

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Studi ingegneria, non per niente le tattiche pre-gara le lasciavo fare a te! Come mai questa scelta, e cosa ti piacerebbe fare a livello professionale una volta terminati gli studi?

Sin da piccola avevo una certa affinità con le materie scientifiche e con il tempo ho capito che ingegneria era la mia strada, una sorta di vocazione. Ho sempre avuto il desiderio di far parte di un qualcosa che andasse oltre l’idea del singolo, volevo fare una professione che mi permettesse di dare un contributo alla comunità. Per questo motivo ingegneria edile mi piace cosi tanto, vorrei costruire strade e ponti per collegare le persone“.

Facciamo un passo indietro, quando hai iniziato a pensare di voler studiare negli Stati Uniti? Qual è stato il supporto di Sportlinx360?

Per me il processo per andare negli USA è stato molto veloce, ho deciso relativamente tardi. Per fortuna Sportlinx360 mi ha aiutata con tutti i documenti che dovevo consegnare per partire. Di solito altre ragazze maturano l’idea di fare il college negli USA durante il liceo. Io invece ho deciso durante il mio primo anno di università in Italia“.

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Per chiudere, anche tua sorella gioca a Beach Volley. Tralasciando il fatto che la vivo male perché io non sono tua sorella di sangue e questa cosa la soffro, che effetto fa giocare con lei?

Ho iniziato pallavolo grazie a mia sorella, perché da piccola andavo sempre a vederla. Però è grazie a me se mia sorella ha iniziato a giocare a beach! Giocare con lei è bellissimo, siamo molto legate ma questa cosa ci unisce ancora di più. Lei gioca attualmente per un club a Roma“.

La FIU è attualmente al tredicesimo posto nella classifica provvisoria stilata dalla NCAA. Una delle migliori università per il beach volley in America. Le Panthers hanno un overall record di 6 vittorie, di cui una contro una validissima Stetson, e 4 sconfitte.

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