Foto Ufficio Stampa Kioene Padova

Marco Vitelli tra indoor e beach: “Non mi considero mai appagato”

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Di Roberto Zucca

Matematicamente parlando, la sua parabola è in costante ascesa. Volley indoor e beach volley si alternano nella sua vita in un continuo finale che ha il sapore del successo: Marco Vitelli sta vivendo l’anno più importante della sua carriera. Fresco di estate in nazionale e già nell’orbita del nuovo tecnico De Giorgi, Vitelli è ripartito da quella Kioene Padova che quest’anno ha voglia di portare in alto assieme a lui.

Avevo voglia di riprendere, perché Padova rappresenta una bella parentesi della mia carriera. Lo scorso anno siamo stati una scommessa, con tanti giovani che si sono distinti e che stanno facendo un bel percorso. Quest’anno ci sono stati degli acquisti importanti come Loeppky, Zimmermann al palleggio, Weber che con la Germania è andato molto bene, per cui sicuramente l’aspettativa è quella di fare meglio della scorsa stagione“.

Foto Instagram @marcovitelli

Non dimentichiamo lei, Vitelli. Sbaglio o è stato l’anno più importante della sua carriera?

Sicuramente. L’estate passata in azzurro ha lasciato la voglia di tornare il prima possibile ad indossare quella maglia. Poi la parentesi nel beach con Paolo Cappio, con cui, oltre ad essermi divertito, abbiamo conquistato un bel secondo posto a Bellaria“.

Nell’era De Giorgi ci sarà spazio per Marco Vitelli?

Io non mi considero mai appagato, e lotterò finché quella maglia non riuscirò ad indossarla di nuovo. Bisogna partire da subito con Padova per dimostrare che quel percorso che porta all’azzurro è sempre vivo ed è sempre un fermo obiettivo“.

Vedendo lei e i ragazzi della VNL mi avete dato l’idea di un gruppo che sta bene assieme.

Lo confermo. Non era facile, anche perché siamo stati messi in una condizione forzata ad affrontare una bolla. Sempre assieme, sempre noi. E invece siamo stati benissimo. Si è creato un bellissimo gruppo. Ed è stato una fortuna farne parte“.

Foto Instagram @marcovitelli

Il beach però bussa alla sua porta.

È l’estate. Giocare a beach significa tornare con gli amici, a Pescara. Significa tornare indietro nel tempo e fare qualcosa che mi piace tanto. Padova in questo è stata profetica, perché mi ha permesso di andare a giocare la finale a Caorle con Paolo“.

Mi spiega cosa significa la frase del suo coach Di Tommaso “Ci vorrebbe un Vitelli in ogni squadra”?

“(ride, n.d.r.) Dove lo ha letto? Forse intende dire che sono una persona che sta bene e va d’accordo con tutti. Creare empatia in un gruppo di persone penso sia molto importante. Simone è una persona che nel beach mi ha aiutato tanto. In generale, quel gruppo di persone con cui passo l’estate è davvero un gruppo di persone speciali“.

Cosa le dicono del fatto di essere così sulla cresta dell’onda?

Mi prendono in giro e dicono che se ce l’ho fatta io ce la può fare chiunque! Scherzi a parte, sono contenti e sento il loro supporto in qualsiasi occasione“.

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