Foto Instagram Marco Ulisse

Marco Ulisse sfida la “sua” Fano: “Una semifinale che mi diverte e mi appassiona”

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La Leo Shoes Casarano è una squadra di soldati. Instancabili. Affiatati. Un gruppo di lottatori che non conosce la stanchezza, e del quale Marco Ulisse è un elemento importante. La banda fanese, per uno scherzo del destino, si troverà di fronte proprio la Vigilar Fano nella storica serie di partite, che decreteranno chi andrà a giocarsi la finale dei Play Off Promozione di Serie A3 e la conseguente promozione in serie A2:

A prescindere dalla mia appartenenza al club della Virtus Fano, che quest’anno mi ha concesso il prestito a Casarano, sarà una bellissima semifinale. Sì, io la sento e la vorrei giocare particolarmente, perché è una partita nella quale troverò gli amici degli dall’altra parte del campo. Quindi il pensiero diverte e appassiona tutti. Fano ha un bellissimo organico, da Partenio e Patriarca, a Marks che è uno dei migliori del campionato, fino ai più giovani come il mio grande amico Roberti. Ha anche una panchina lunga ed è stata costruita per fare molto bene“.

E Casarano?

Casarano è una magia, un’alchimia che si è creata dal primo giorno, con un gruppo di ragazzi che da questo campionato e da questa stagione cercava un riscatto, un’opportunità. È una grande scommessa vinta, lo credo fermamente, soprattutto per molti di noi. Penso a Cianciotta che ha giocato il suo primo anno da titolare in A3, a Prosperi o Fanizza, giovanissimi, ma con una voglia incredibile che li ha portati a fare molto bene. Le ho fatto tre nomi, ma dovrei continuare perché è davvero un gruppo che si merita ciò che è arrivato“.

Foto Instagram Marco Ulisse

Ulisse dove si posiziona?

In un anno tosto, sfidante. È stato il primo anno fuori da Fano, che è casa, quindi non facile all’inizio. Ho fatto una scelta, pensando fosse tutto più semplice all’inizio. Lasciare la famiglia, gli amici, i luoghi a cui sono più legato. Fortunatamente sono arrivato qui e ho trovato, anzi parlo al plurale perché ce lo siamo confessati un po’ tutti, una seconda casa, una seconda famiglia. E non uso il termine famiglia così a caso. Non pensavo si potesse instaurare un legame simile in così poco tempo con tutti, dalla squadra, alla società e al tecnico“.

Dicono che non conosciate la resa.

Si rispecchia nel gioco, nelle difese e nelle coperture tutto questo. Ci siamo l’uno per l’altro sempre, a disposizione. Ognuno di noi mette tutto quello che ha in campo. Per ciò che riguarda la resa, abbiamo fame, è vero. È normale, dopo aver centrato i playoff e superato la prima fase e i quarti. Il nostro obiettivo era salvarci. Dall’esterno qualcuno pensava che questa fosse una squadra rischiosa, troppo giovane per affrontare la A3. Abbiamo dimostrato che insieme potevamo fare qualcosa di bello“.

Foto Ufficio stampa Virtus Fano

Con Fano sente la pressione?

No, non dobbiamo fare quell’errore. O meglio, dobbiamo fare in modo che siano gli altri a sentirla. Sarà giusto giocarsi tutte le nostre carte e pensare di metterli in difficoltà, facendo la nostra solita pallavolo“.

Quando finirà la stagione cosa la aspetta?

Mi aspetta una stagione di Beach Volley con il mio amico Ludovico Giuliani, che si sta giocando a sua volta la A2 con Pineto. Ci siamo conosciuti lo scorso anno per le finali di Jesolo per una coincidenza, perché nessuno dei due aveva un compagno di squadra. E volevamo fortemente riprovarci quest’anno. È una coppia strana, perché entrambi giocavamo a destra e ci sarà un gioco da ricostruire per la stagione. Ma ci alleneremo al Marotta Beach Stadium e Filippo Cecchini e Vittoria Magi, i nostri coach, faranno miracoli“.

di Roberto Zucca

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