Malwina Smarzek lascia la Russia dopo il sostegno della Lokomotiv all’invasione dell’Ucraina

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
Foto VK Lokomotiv
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Di Redazione

Hanno fatto il giro del web le immagini dell’ultima partita casalinga della Lokomotiv Kaliningrad, disputata sabato 12 marzo contro il Lipetsk: molti gli scatti in cui i tifosi della squadra russa sventolano orgogliosamente cartelli con la famigerata “Z”, simbolo dell’invasione russa in Ucraina, consegnati al pubblico dalla stessa società all’ingresso nel palazzetto. Una situazione che ha suscitato particolare scandalo in Polonia, dato che nella Lokomotiv gioca la nazionale polacca Malwina Smarzek.

Foto VK Lokomotiv

Proprio questa vicenda, però, potrebbe aiutare l’opposta ex Novara e Bergamo a risolvere il suo contratto con il club di Kaliningrad: il suo agente Jakub Dolata ha dichiarato a Przeglad Sportowy che Smarzek “lascerà la Russia il prima possibile“. L’aperto sostegno della Lokomotiv alla guerra, infatti, potrebbe essere un importante argomento a favore della giocatrice nella trattativa che, a quanto riferiscono i media polacchi, si sta svolgendo da oltre due settimane.

A pochi giorni dallo scoppio del conflitto Smarzek aveva dichiarato via Instagram di voler restare in Russia, argomentando che un suo addio non avrebbe aiutato in alcun modo la causa della pace. La situazione si è però ben presto esacerbata e diversi altri giocatori stranieri hanno lasciato il paese: il caso più noto è quello dell’ucraino (di nazionalità russa) Dmitry Pashitsky, che si è accasato al Trefl Gdansk provocando le ire dello Zenit San Pietroburgo.

(fonte: Przeglad Sportowy)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Quarta stagione a Campobasso per Del Fra: “Ambiente e dirigenza sono una seconda famiglia”

Volley Mercato

Quella in arrivo sarà la sua quarta stagione coi colori rossoblù, ormai una ‘seconda pelle’ per il regista vastese. Tra Antonio Del Fra e gli EnergyTime Spike Devils Campobasso c’è un rapporto solido, strettissimo con l’obiettivo, come conferma il palleggiatore abruzzese, di "fare ulteriormente qualcosa di buono. Questo club ha fatto la storia vincendo il torneo di serie B e la Coppa Italia di categoria, poi, nell’ultimo torneo, nel proiettarsi in A3, un cambio di prospettiva non indifferente, c’è stato l’adattamento alla categoria e, complice anche un mercato partito in ritardo per forza di cose, ha dovuto apprendere e in fretta, ma abbiamo centrato la salvezza, acquisito nuove informazioni e tutto il percorso portato avanti è stato occasione di esperienza e bagaglio in prospettiva così da ripartire nella migliore maniera possibile".

Nuovi capitoli, ma una certezza incrollabile: la vicinanza dei supporter rossoblù. "Il pubblico di Campobasso è qualcosa di unico. Al di là dei risultati che, in una prima fase, tardavano ad arrivare, i tifosi ci sono stati sempre accanto e quando non arrivano gli exploit è facile che possa insorgere un piccolo distacco. Loro, invece, sono rimasti lì sulle tribune ad incitarci e questo, per un giocatore, è un segnale particolarmente rilevante".

Poi, tornando sull’ultima stagione, aggiunge: "Abbiamo offerto una gran bella dimostrazione delle nostre qualità nei playout, perché quando eravamo di fronte ad un’unica opzione abbiamo virato con forza sul percorso da intraprendere, dando vita alle nostre gare. Sapevamo che i risultati erano importanti e siamo stati bravi a prenderci gli spunti opportuni durante la stessa stagione regolare, quando magari più di qualcuno non credeva che potessimo arrivare ad un simile obiettivo. La salvezza per la città è un traguardo ingente perché un piccolo capoluogo di regione come Campobasso ha ben tre serie A in discipline differenti e questo è un aspetto più da metropoli che da piccola città".

Al pari del compagno di squadra Morelli, anche per Del Fra il successo a Brugherio "ha rappresentato una tappa fondante in vista del traguardo, ma in generale, anche nelle gare perse, tutto il nostro atteggiamento nei playout è stato differente perché siamo scesi in campo con ben altra mentalità consapevoli che, nella pallavolo, bastano un paio di palloni per cambiare il corso della partita".

Proiettandosi su se stesso, per il torneo 2025/26, il regista rossoblù auspica "di poter dare tutto il mio contributo alla causa. La scorsa stagione è stata per me un’occasione di grande crescita che mi ha consentito di esprimermi al meglio. La speranza è quella di poter essere parte di un gruppo affiatato perché quello è l’aspetto più importante e ti porta a vivere al meglio gli impegni agonistici in cui puntare a far entusiasmare il pubblico. Più in generale, mi auguro, forte anche dell’esperienza in categoria nell’ultima stagione, di poter crescere ulteriormente".

Con certezza, dall’alto del suo lungo percorso in rossoblù, al pari degli altri elementi confermati Del Fra sarà un ‘ago della bilancia’ anche nella definizione del gruppo. "Ben conosciamo la realtà, l’ambiente e la dirigenza, che per noi sono già una seconda famiglia, e son certo che riusciremo a dar vita ad un gran bel rapporto con tutti loro che ci sono sempre vicini e rappresentano una parte importante del nostro percorso" chiosa.

(fonte: EnergyTime Spike Devils Campobasso)