Lunedì 3 Scandicci-Busto per l’ultimo posto a bordo della Coppa Italia Frecciarossa

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foto Gabriele Alemani
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Di Redazione

L’assalto al treno è un classico intramontabile, alta tensione e colpi di scena sin dai tempi della corsa all’oro. E quando l’oro è quello ambitissimo della Coppa Italia Frecciarossa, nulla può essere dato per scontato. Lo ha imparato a sue spese la Vero Volley Monza, sconfitta 0-3 in casa dalla Reale Mutua Fenera Chieri che stacca il biglietto per Roma ribaltando il fattore campo. Sofferenza e brividi per la Prosecco DOC Imoco Conegliano e la Igor Gorgonzola Novara, che tuttavia riescono a difendere il loro posto a sedere battendo 3-1 rispettivamente la Bosca S. Bernardo Cuneo e il Bisonte Firenze.

Tre su quattro sono dunque definite: Novara affronterà Chieri nella seconda semifinale di Coppa Italia Frecciarossa mercoledì 5 gennaio alle ore 18.30.00, mentre Conegliano – detentrice del trofeo – dovrà attendere ancora per conoscere la sua avversaria nella prima semifinale. Le necessarie precauzioni pandemiche hanno infatti imposto il rinvio di Savino Del Bene Scandicci – Unet E-Work Busto Arsizio, che si disputerà lunedì 3 gennaio alle 17.30. Due squadre che hanno chiuso l’andata quasi appaiate, stessi punti e una sola vittoria di differenza: si preannuncia quindi un emozionante preambolo alla Final Four dove sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a consegnare la Coppa Italia Frecciarossa alla squadra vincitrice giovedì 6 gennaio 2022.

Sicuramente sarà una bella partita da giocare – commenta Massimo Barboliniuna partita da dentro o fuori che vale l’accesso alle final four. È quindi un match importante, una di quelle partite che si aspetta per tutta la stagione. Con Busto negli ultimi tempi ci siamo incontrati molte volte e non c’è mai stata una partita che è finita 3-0 né per noi né per loro. Basti pensare alla partita di andata di campionato di quest’anno finita 3-2 per noi per capire quanto potrà essere equilibrato anche questo match. Speriamo di recuperare al meglio tutte le nostre giocatrici, siamo comunque tornati ad allenarci tutti in gruppo lavorando costantemente in vista di questo impegno“.

Definite pure le contendenti per la Coppa Italia Serie A2, che il 6 gennaio verrà assegnata in uno spettacolare antipasto della finalissima: la Omag MT San Giovanni in Marignano e la Banca Valsabbina Millennium Brescia si affronteranno in finale, dopo aver battuto la CBF Balducci HR Macerata e la Futura Volley Busto Arsizio con due netti 3-0 nelle semifinali.

Saranno due giorni di grande pallavolo al Palazzo dello Sport di Roma, il 5 e il 6 Gennaio 2022. Trenitalia, che dal 2019 è accanto al volley rosa, ha deciso di confermare la propria presenza al suo fianco e l’impegno come vettore della Pallavolo Femminile italiana.

IL PROGRAMMA DELLE FINALI COPPA ITALIA FRECCIAROSSA

MERCOLEDÌ 5 GENNAIO 2022
– ore 16:00 prima semifinale Serie A1
– ore 18:30 seconda semifinale Serie A1

GIOVEDÌ 6 GENNAIO 2022
– ore 13:30 finale Serie A2
– ore 17:30 finalissima Serie A1

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.