Luciano Pedullà in visita a Monza: le prime impressioni come tecnico della Saugella

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Prime ora al Palazzetto dello Sport di Monza per il neo tecnico che guiderà la prima squadra del Consorzio Vero Volley Monza.

Luciano Pedullà è infatti finalmente arrivato nella sua nuova casa. Piemontese, classe ’57, miglior tecnico della stagione 2001/2002 della serie A1 femminile, il nuovo allenatore del Saugella Team Monza ha svolto i primi colloqui individuali con le confermate Candi e Devetag e ha assistito agli allenamenti delle squadre giovanili della realtà monzese, in particolare dell’Enza Boutique Vero Volley Cislago under 18 femminile, prossima all’impegno nella final four regionali di categoria che assegnano tre posti alle finali nazionali.

Le prime sensazioni all’arrivo al Consorzio Vero Volley sono state di una realtà incredibilmente viva – commenta il tecnico del Saugella Team Monza, Luciano Pedullà -. Questo è un luogo che vive di pallavolo in tutti i momenti, ospitando attività che si muovono in tutte le direzioni e a tutti i livelli: vedi le bambine del mini volley giocare, la squadra Under 18 femminile allenarsi in preparazione della final four regionali e gli atleti delle prime squadre vivere il Palazzetto. Tutto nella stessa struttura e nello stesso momento. I segnali di un così grande fermento sono positivi e trasmettono sensazioni di una struttura organizzata, in continua crescita.Ho avuto anche i primi colloqui con alcune atlete ed i feedback sono stati molto positivi: hanno entusiasmo e grande voglia di riprendere al più presto l’attività, con l’obiettivo di migliorare, ovviamente, i risultati della passata stagione. Questo entusiasmo non può che fare piacere, perché è certamente stimolante”.

A distanza di due anni dall’ultima esperienza, Luciano Pedullà è pronto a tornare a calcare i mondoflex della serie A1 femminile, categoria che l’ha visto protagonista per ben dieci stagioni e da settembre per l’undicesima.

L’allenatore della Saugella commenta poi il livello del campionato italiano: “Direi leggermente peggio rispetto al passato. Gli errori che si vedono nelle partite, per esempio, sono molti di più: prima se ne facevano cinque, sei a set, ora sono aumentati. Questo vuol dire che sono leggermente cresciute le lacune tecniche. Sia chiaro, però, che il livello della competizione rimane sempre alto. Servirà un gruppo solido, lavoro intenso e forti motivazioni lungo il cammino, tappa dopo tappa, oltre che la costruzione di una mentalità vincente. Il che significherà tenere a mente l’importanza dell’obiettivo, senza però caricare l’ambiente di troppe aspettative esterne, cercando allo stesso tempo di non perderlo mai di vista. Tutti requisiti fondamentali che sono sicuro che la nostra squadra potrà raggiungere anche attraverso il lavoro che svolgeremo insieme. 

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