Lube, il preparatore Massimo Merazzi: "L’obiettivo è non contaminare e non farci contaminare"

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Di Redazione

Al momento la Lube non ferma la prima squadra, impegnata sia in Superlega che in Europa mentre tutte le altre attività: dal settore giovanile alla serie A3 sono state sospese.

Da giorni l’allerta è ai massimi livelli. Sin dalle prime ore del diffondersi della pandemia la società si è adeguata alle normative chiudendo le porte del palasport. Inoltre, l’incertezza di non sapere come e quando riprenderà la stagione rende complessa la programmazione.

C’è l’esigenza primaria di preservare l’incolumità dei giocatori e quella di farsi che il motore Lube non si inceppi. Anche in ottemperanza al DPCM che consente «sedute di allenamento degli atleti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dalle rispettive federazioni».

Via libera dunque agli allenamenti per gli atleti di SuperLega, come precisato dalla Lega Pallavolo, naturalmente a porte chiuse e nel rispetto di tutte le prescrizioni previste dal Dpcm stesso.

Per questa settimana, come racconta il preparatore dei cucinieri a Il Corriere Adriatico – Macerata, la squadra di allenerà fino a domenica. Massimo Merazzi cerca di spiegare cosa si sta facendo: «La situazione è complessa – racconta il preparatore atletico – se fino all’altro ieri avevamo l’obiettivo di poter lavo-rare per la semifinale di Champions, ora è tutto sterilizzato, sospeso, per cui stiamo studiando il modo di tenere alta l’attenzione del gruppo.

Per i ragazzi a dire la verità qualche giorno di sosta ci serviva davvero, per rimettere in sesto qualche elemento. Un paio si portavano dietro degli acciacchi e con questa sosta contiamo di recuperarli pienamente. Inoltre stiamo lavorando per riavere Ghafour, che ci è mancato per quasi tutta la stagione».

Merazzi parla poi dell’emergenza virus in particolare: «Lo staff medico ci ha indicato le varie procedure da seguire. Cerchiamo di tenere gli ambienti il più possibile ordinati e puliti. Facciamo di tutto per eliminare la promiscuità. Ognuno ha la sua bottiglia, abbiamo bandito ogni forma di cameratismi è vietato mangiare negli spogliatoi, come invece facevamo saltuariamente prima, ci si lava le mani costantemente.

Inoltre al termine degli allenamenti si cerca di stare insieme il meno possibile. Inoltre ogni giocatore pone gli indumenti in un sacco appena terminati gli allenamenti. In sala pesi i ragazzi sono divisi in gruppi e tra una seduta e l’altra sterilizzo e faccio cambiare l’aria. L’obiettivo è non contaminare e non farci contaminare, ma non abbiamo ridotto gli allenamenti, questa settimana abbiamo due sedute in sala pesi e tecnica tutti i giorni fino a sabato».

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