L’in bocca al lupo di Scanzo ad Oreste Luppi

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Di Redazione

“La rabbia è tanta. A Scanzo posso solo rivolgere un grandissimo ringraziamento”. La rottura del menisco mediale del ginocchio destro ha purtroppo chiuso in anticipo la stagione in giallorosso di Oreste Luppi.

Il 35enne centrale, reggiano di Guastalla, era arrivato alla corte di Mario Marchesi a preparazione iniziata e si è dovuto arrendere nel corso del primo set del match a Concorezzo quando il ginocchio, già operato stagioni fa ai tempi dell’A2 con Bergamo, ha presentato un nuovo salato conto da pagare. “Avevo fatto tanta fatica per tornare dopo quello stop – dice Luppi – e nonostante a Gioia del Colle non avessi giocato molto e in estate con Campegine era finita per i problemi societari, stavo cominciando a carburare. Mi sentivo bene, ero in crescita sia tecnica che fisica cosi come stava migliorando l’intesa con Gerosa.

Non c’era stata nessuna avvisaglia, ci tenevo a dare il mio contribuito a Scanzo per raggiungere l’obiettivo ed invece sono costretto a fermarmi ancora. Mentalmente non è facile affrontare un nuovo percorso simile, comunque non mi abbatto, non sono finito anche se adesso devo soltanto pensare a rimettermi in carreggiata”.

I tempi clinici si aggirano sui canonici 4-5 mesi, senza correre alcun tipo di inutile rischio: “E’un infortunio diverso dal precedente, ma delicato. L’augurio – prosegue Luppi – è doppio: di vedere presto in alto questa società perché lo merita e sul piano personale di centrare qualcosa d’importante nell’arco di un biennio prima di appendere le scarpette al chiodo.

Voglio esprimere profonda gratitudine allo Scanzo che mi ha fortemente voluto, in particolare al presidente Viti e al direttore sportivo Benvenuti”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Mondovì, il ds Rubado: “La futura A3 ha raffreddato l’idea dei ripescaggi in A2”

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La possibilità di rivedere Mondovì Volley in Serie A2 si sta affievolendo ogni giorno di più, complice anche la riforma annunciata dalla Lega Volley femminile nei giorni scorsi. Infatti l'introduzione della Serie A3 dalla stagione 2026-2027 e la conseguente riduzione dei team partecipanti alla seconda serie nazionale "ha raffreddato un pochino l'idea dei ripescaggi, perchè probabilmente non si farà il girone con tante squadre e non ci saranno eventuali ripescaggi per avviarsi verso questi nuovi numeri che hanno proposto" come spiegato dal ds Max Rubado ai microfoni di Targatocn.

Per creare il nuovo campionato infatti, al termine della prossima stagione, quella 2025-2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

Ma il discorso A3 per Rubado è ancora lontano, ora è tempo di pensare al mercato e al futuro di Mondovì, indirizzato verso la prossima B1 femminile, e senza fare nomi ha anticipato che "la squadra è in costruzione e siamo a buon punto". Il primo tassello sarà la conferma di coach Claudio Basso, di cui per ora "manca solo l'ufficialità".