Foto LVF/Rubin

L’Imoco trova la sua forza nel mercato USA. Maschio: “E’ sinonimo di qualità”

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Di Redazione

Non è un caso che l’Imoco Volley Conegliano, corazzata indiscussa del campionato italiano e delle competizioni estere, attinga spesso dal mercato americano. Non è un caso, infatti, che dal 2013 siano stati 15 gli acquisti Made in Usa.

Come riporta Il Gazzettino di Treviso, la prima americana ad approdare all’Imoco Volley è stata la palleggiatrice Carli Lloyd, nel lontano 2013. Qualche mese dopo, arriva anche la centrale Gibbemeyer. Al termine della stagione, vengono rimpiazzate dalle sempre made in USA, Alisha Glass e Rachel Adams.

La campagna acquisti oltreoceano dell’Imoco continua nelle stagioni seguenti: toccata e fuga per Micha Hancock, un paio di mesi nel roster. Nel 2015 arrivano Megan Easy e Kelsey Robinson e Conegliano vince il suo primo scudetto. Per terminare, nel 2016 ecco Nicole Fawcett, nel 2017 è il momento di Simone Lee e Kimberly Hill, l’anno successivo di Karsta Lowe. Nel 2019 arriva invece Chaka Ogbogu, l’anno scorso McKenzie Adams. Notizia delle ultime settimane, nel 2021 l’Imoco ha puntato sulle americane Courtney e Plummer.

Sempre al quotidiano, a commentare questa “alleanza” con gli USA è Pietro Maschio: “Non è un caso. La tipologia di gioco che appartiene ai college e alle nazionali degli Stati Uniti ha come prerogativa proprio quel volley veloce
a cui le atlete di quella nazionalità sono predisposte, e questo collima con le nostre esigenze perché rende più facile inserire atlete americane nel nostro sistema”.

“Non avendo un loro campionato nazionale, hanno una quantità rilevante di atlete disponibili per i mercati esteri e che poi ritroviamo in squadre di primo piano europee o di altri continenti. Anche questo è un sinonimo di qualità”.

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