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Lavia e Balaso si mangiano la Macedonia del Nord, Italia ai quarti in scioltezza

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Caricata e sostenuta da un Palaflorio gremito in ogni ordine di posti (5.125 paganti per un incasso pari a 164.985 euro), l’Italia supera nettamente la Macedonia del Nord (25-20, 25-12, 25-15) e si qualifica meritatamente, e quasi senza sudare, ai quarti di finale che giocherà martedì prossimo sempre davanti al pubblico pugliese. Da lì le cose inizieranno a farsi indubbiamente più serie.

Un risultato comunque storico per la Macedonia del Nord, Paese indipendente solo dal 1991 e capace di arrivare agli ottavi di un Europeo alla sua terza partecipazione.

Nel primo set stampiamo la bellezza di 6 muri di squadra e troviamo soluzioni facili in attacco quando Giannelli arma la mano destra di Russo (4 punti con il 67%) e quella mancina di Michieletto (6 punti con il 63%). Romanò firma due monster block, ma stenta a ingranare (14% su 7 attacchi). L’opposto azzurro fatica a entrare in partita anche nel secondo set (poi si rifarà nel terzo chiudendo con 12 punti totali, gli stessi di Michieletto), che comunque fila via ancora più liscio rispetto al primo, questa volta nel segno di Lavia (5 punti). Lo schiacciatore calabrese sale in cattedra anche nel terzo e permette all’Italia di chiudere la pratica come da pronostico e senza mai andare in sofferenza.

Romanò è l’unico degli azzurri ad aver attaccato sotto il 50% (44%). Su tutti spicca l’87% di Lavia, top scorer della partita con 16 punti, 1 ace e 2 muri. In generale 64% di squadra in attacco per l’Italia, che ha dominato anche a muro (9 a 4) e dai nove metri (5 ace a 1). Ottima anche la ricezione, merito soprattutto di un Balaso in versione “le prendo tutte io”: 76% di positive, 46% di perfette.

palaflorio
foto Cev

Sestetti – Fefè De Giorgi per questo primo match a eliminazione diretta non cambia i suoi punti fermi e parte con i soliti noti: Giannelli in regia opposto a Romanò, la coppia di Trento Michieletto-Lavia in banda, Galassi e Russo centrali, Balaso libero. Dall’altra parte l’esperto CT macedone Jashko Milenkoski risponde con le diagonali Despotovski-Gjorgiev e Milev-Ljaftov, Savovki e Madjunkov al centro, Angelovski libero.

1° Set – Il primo punto della partita lo mette a terra Lavia in pipe, poi murone di Romanò. Pasticciamo un po’ nella terza azione, ma a livello tecnico tra le due squadre c’è un abisso e lo si vede subito in maniera netta e chiara. Gli azzurri iniziano a scavare il solco con il muro, uno dei nostri marchi di fabbrica; in attacco impieghiamo giusto qualche scambio per trovare la giusta fluidità ma, una volta affinata l’intesa tra Giannelli e i suoi esterni (soprattutto Michieletto), il punteggio inizia sorridere: 7-5, 9-6, 11-7, 14-9, 16-10.

De Giorgi non chiama mai timeout in questo primo set, nonostante un leggero calo di concentrazione nel finale. A suon di muri (6 totali) e punti di Michieletto (6), giriamo comunque in fretta la prima boa del match con un onestissimo, anche per i nostri avversari (sugli scudi soprattutto Ljaftov), 25-20.

romanò de giorgi
foto Fipav

2° Set – Nel secondo set scappiamo subito via 6-2, poi Ljaftov porta i suoi sul -1 costringendo il nostro CT a fermare il gioco per la prima volta, non tanto per strigliare gli azzurri quanto per spezzare il ritmo dello schiacciatore che infatti subito dopo spara in rete dai nove metri. Giannelli si mette in proprio e ci permette di brekkare (8-6). Michieletto poche azioni dopo ci riporta sul +5 (11-6) dividendo i meriti con un Balaso in versione “acchiappatutto”. Timeout di Milenkoski sul 13-6. Li doppiamo sul 16-8 ancora con una “seconda” di Giannelli, e da qui in avanti non c’è davvero storia. Chiudiamo 25-12 con un primo tempo schiantato a terra da Galassi.

3° Set – Il primo punto del terzo parziale porta la firma di Romanò, unico degli azzurri sin qui un po’ in difficoltà a trovare ritmo e intesa con Giannelli. Come nel set precedente, troviamo subito il +4 sul 6-2, poi allarghiamo la forbice senza l’obbligo di ingranare le marce alte (10-4, 12-6). Ljaftov inizia pure a sparare a salve, e allora alla Macedonia non resta davvero che alzare bandiera bianca sotto i colpi di Lavia. Sul 20-10 campo anche per Scanferla e Bovolenta. Cala il sipario a Bari sul 25-15, ma martedì si replica per il quarto di finale. Alè.

russo
foto Cev

Italia-Macedonia del Nord 3-0 (25-20, 25-12, 25-15)
Italia: Michieletto 12, Giannelli 4, Galassi 6, Lavia 16, Romanò 12, Russo 8, Balaso (L), Scanferla (L), Bovolenta 0, Sbertoli 0. N.e. Bottolo, Rinaldi, Sanguinetti, Mosca, All. De Giorgi.
Macedonia del Nord: Gjorgiev N. 9, Milev 2, Ljaftov 10, Despotovski 1, Madjunkov 5, Savovski 4, Angelovski (L), Gjorgiev G. 0, Iliev 0, Kostikj 0, Richliev (L). N.e. Efremov, Lepidovski, Nakov. All. Milenkoski.
Arbitri: Bernard Valentar (SVN), Zsolt Mezoffy (HUN)
Durata set:  28 , 23 , 24.
Italia: 5a, 10 bs, 9 mv, 16 et.
Macedonia del Nord: 1 a, 8 bs, 4 mv, 17 et.

Di Giuliano Bindoni

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