Foto Italia Tornei

L’attesa infinita del volley amatoriale: Italia Tornei si riorganizza e spera

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Se i campionati di serie e di categoria piano piano riprendono (a singhiozzo e con tutte le restrizioni del caso) e almeno a livello regionale si tornano a disputare gare ufficiali di pallavolo, c’è un’intero settore che è fermo al palo ormai quasi da un anno e lo resterà ancora chissà per quanto. Parliamo del mondo dei tornei amatoriali, passati in poco tempo da weekend intensissimi con decine di competizioni allo stop totale.

Una situazione vissuta in prima persona da Gabriele Mezzini, il presidente di Italia Tornei, un’associazione specializzata nell’organizzazione di eventi sportivi che da 3 anni si dedica anche ai tornei di pallavolo amatoriale e giovanili. “È un periodo molto difficile – spiega Mezzini – che all’inizio abbiamo vissuto con grande difficoltà e sconcerto: l’attività improvvisamente sospesa, la ripresa rinviata di settimana in settimana. I tesserati che dapprima chiedono di partecipare comunque alle manifestazioni, poi aumenta la consapevolezza della situazione e parallelamente cresce la paura“.

“È in quel momento – continua il presidente dell’associazione – che inizia il periodo riflessivo e di formazione: il mondo è fermo? Se ne approfitta per implementare quei concetti indispensabili per la gestione di una associazione e si programmano le attività per la ripresa. Confronto, dialogo, informazione diventano parole all’ordine del giorno. Restyling del sito, tenere vivi i contatti, instaurare nuove conoscenze: tutte situazioni che aiutano a crescere in un periodo di sosta forzata“.

Mezzini, come tanti, si è avvicinato al volley per ragioni familiari: “Ho sempre amato gli sport – spiega – ed in particolar modo quelli di squadra. Penso siano uno dei migliori modi per condividere, crescere e per imparare a stare nei gruppi, accettandone anche eventuali incongruenze. Per questo motivo ho apprezzato e caldeggiato il fatto che le mie figlie iniziassero a giocare a pallavolo; sport che onestamente conoscevo molto poco, se non per avere come tutti visto qualche finale olimpica e mondiale. Piano piano ho cominciato a comprendere e apprezzare questo sport, dando una mano all’interno della società sportiva (il classico dirigente genitore) per poi essere ‘consigliato’ a fare anche il corso per segnapunti“.

Ricordo ancora – continua il dirigente – gli eterni raggruppamenti della domenica pomeriggio del minivolley, per poi passare al più classico 6 contro 6. E qui sono cominciati i mitici incontri genitori-figli. Partite che all’inizio vinci facile, poi a fatica e poi vinci solo se rubi nel punteggio. Ma è un ottimo modo per tornare un po’ bambini, stare coi figli che poi crescono perché poi chi li vede più e divertirsi con persone che prima non conoscevi neanche“.

Dalla semplice passione si è arrivati poi a un approccio più professionale: “Ho seguito con interesse tutta la trafila delle mie figlie nelle varie squadre giovanili, e così è cominciata la mia carriera di segnapunti, prima negli enti di promozione sportiva e poi nella Fipav; sono stato ‘costretto’ a imparare i ruoli e comincio ad appassionarmi agli schemi. Mia figlia ha avuto la fortuna di avere come allenatore un ex scoutman di match di serie A, una figura che da sempre mi incuriosiva. È stato lui a spiegarmi l’importanza di questa funzione e mi ha fatto capire come la pallavolo sia uno sport di grande tattica. E io, che sono uno dei pochi grandi appassionati di baseball in Italia, non posso che apprezzare questa caratteristica… Non posso dire di cominciare a capire, ma perlomeno molti movimenti mi sembrano meno oscuri e riesco a valutare il perché di alcune scelte che prima mi erano incomprensibili“.

È così che Italia Tornei ha cominciato a dedicare spazi anche al volley e al Beach Volley, come il torneo Pallavolando a Misano Adriatico o la Mirabilandia Volley Cup di Cervia. Tutte manifestazioni di grande richiamo che però, al momento, restano in stand by, sperando in una buona notizia “dall’alto” che sembra destinata a farsi attendere ancora.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI