L’agente Chiara Castagnetti: "L’emergenza avrà ripercussioni per almeno due stagioni"

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Di Alessandro Garotta

L’emergenza legata alla pandemia di coronavirus colpisce il mondo del volley a tutti i livelli. Non solo club e giocatori ma anche i procuratori, il cui lavoro sta subendo le inevitabili ripercussioni dovute alla situazione globale. L’agente Chiara Castagnetti, ai microfoni di Volley NEWS, spiega come sta vivendo questi momenti difficili e come interpreta le possibili conseguenze sullo sport.

Che ripercussioni avrà l’emergenza legata al Covid-19 sulla pallavolo?

Una volta usciti da questa situazione di emergenza, dovremo affrontare le conseguenze economiche, e temo che nella pallavolo si vedranno gli strascichi almeno per due stagioni”.

Pensa che si tornerà a giocare per concludere questa stagione?

Credo e mi auguro di no, anche perché gli atleti non si stanno allenando da tempo e potrebbe essere rischioso per gli infortuni. Quasi tutti i campionati in Europa sono stati cancellati tranne in Italia, Turchia e Francia”.

Ci saranno conseguenze sui contratti in caso di chiusura anticipata dei campionati?

Fortunatamente all’estero quasi tutti i club in cui ho atleti si sono impegnati ad onorare i contratti, chi con l’aiuto di sovvenzioni governative, chi con le proprie forze, anche se sicuramente con qualche ritardo. In Italia non si è ancora deciso se verrà lasciata libertà d’azione ad ogni società o se si propenderà per una decisione univoca”.

Come state lavorando voi procuratori in queste settimane?

I primi giorni sono stati caotici. Ovviamente parlo per me, ma immagino che gran parte dei colleghi che lavorano con l’estero abbiano avuto gli stessi problemi. La priorità era cercare di far arrivare tutti gli assistiti a casa sani e salvi nel minor tempo possibile, ed evitare di fare perdere loro i restanti salari”.

Le trattative hanno subito rallentamenti?

Parlando di estero, le uniche società che stanno continuando a far firmare i contratti per la prossima stagione sono quelle francesi, a cui si aggiungono pochi club in altri paesi. L’anno scorso a fine marzo avevo trovato sistemazione alla maggior parte degli atleti che seguo. Quest’anno, solo a 6; poi ho offerte non firmate, ma concrete, per cinque giocatori, che sono state congelate in attesa di conoscere il nuovo budget”.

Come viene vissuta fuori dall’Italia questa emergenza?

Tutti comprendono la gravità della situazione. Nella pallavolo i primi a prendere una decisione concreta sono stati i tedeschi, che hanno cancellato il proprio campionato”.

I suoi giocatori sono preoccupati? Cosa sta dicendo loro?

Sono preoccupati, come è logico che sia. È tutto molto incerto, ma i miei ragazzi sanno che sto lavorando al meglio per cercare di tutelare i loro interessi ed il loro futuro”.

Che appello si sente di lanciare in questo momento?

Salute e sicurezza prima di tutto!”.

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