La Peimar Calci si impone sulla Materdomini nel recupero della 5^ giornata di serie A2 Credem Banca

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Di Redazione

La Peimar Calci conquista tre punti fondamentali per l’aggancio alla vetta, in coabitazione con Ortona e Brescia.

Sesta vittorie in sette gare per i ragazzi di coach Gulinelli, schierati in formazione – tipo (Coscione-Argenta, Lecat – Fedrizzi, Mosca – Barone, Tosi), con Nicotra recuperato in panchina dopo due match fuori lista per infortunio.

Materdomini risponde con l’esperto Valera in regia, Panciocco opposto, Gargiulo-Patriarca in posto 3, Rosso e Fiore di lato, Battista libero. Gara a tratti dominata dalla formazione locale, più incisiva al servizio, incontenibile dai lati con Fedrizzi top scorer (25 pt) e Argenta subito dietro (18 pt), a tratti invece equilibrata, di pari passo con la maggiore o minore incisività e regolarità del servizio targato Peimar.

Nei momenti topici il team di Gulinelli ha fatto valere una maggiore qualità, chiudendo con merito; secondo successo pieno di fila, in attesa del nuovo match interno al Pala Parenti, previsto per sabato7 dicembre, in anticipo, contro la Conad Reggio Emilia.

Nel primo set, la Peimar scende in campo con la giusta concentrazione, aggredendo subito la formazione avversaria, in difficoltà con la ricezione e nel mettere palla a terra. L’allungo decisivo è a metà parziale (16-9), i time-out di Castellano non scuotono Materdomini e la partita scorre via nel segno di Calci: 21-11, chiusura 25-15.

Apparentemente tutto facile, per la squadra di casa, ma come prassi si assiste ad una convinta reazione ospite, con il sestetto pugliese più propositivo e organizzato, sempre avanti nel punteggio, almeno fino al break, pesantissimo, realizzato dai padroni di casa (da 14-16 a 21-17). Peimar “vede” la vittoria anche nella seconda frazione e accellera, sostenuta come sempre dalla propria batteria di attaccanti e dalla lucida gestione di Coscione.

Il terzo set è molto simile al precedente, con la differenza che questa volta Calci non trova il break decisivo, e Materdomini rimane lì (21-20). Gli ospiti vivono il loro miglior momento, capitalizzando ogni attacco, tra mani-fuori e gioco in veloce. Si arriva ai vantaggi, sul 24-25 Peimar non mette palla a terra, il sestetto ospite ricostruisce con intelligenza: 24-26, partita riaperta.

Con grande maturità, la squadra di coach Gulinelli rientra in campo per il terzo set come nulla fosse, e si fa subito sentire dai nove metri. Sul 9-6 un potente attacco di Argenta “infortuna” il centrale ospite Gargiulo, costretto ad uscire nonostante le cure mediche.

Gli subentra Paradiso, classe 2001, prodotto del vivaio pugliese. L’inconveniente, e la pressione locale, mandano in confusione Materdomini, che non riesce più a giocare con ordine e subisce i micidiali contrattacchi veloci degli avversari: Coscione e Barone si trovano alla grande ed è lo stesso centrale a mettere giù il 12-7 con cui la Peimar allunga in modo deciso. Sul 14-8 entra Razzetto per Mosca, e prende il muro del 17-9 sul quale Castellano spende il secondo time-out. La formazione ospite le prova tutte, dentro anche Cazzaniga per il palleggio, poi si completa il doppio cambio, ma ormai Calci è lanciata, e chiude 25-14 su un errore in attacco di Panciocco.

PEIMAR CALCI PI – MATERDOMINI.IT CASTELLANA 3-1 (25-15, 25-22, 24-26, 25-13)

PEIMAR CALCI PI: Lecat 10, Coscione, Argenta 18, Ciulli, Razzetto, Barone 16, Mosca 1, Fedrizzi 25, Tosi (L) n.e. De Muro (L), Zanettin, Sideri, Nicotra. All. Gulinelli

MATERDOMINI.IT: Fiore 13, Manginelli, Gargiulo 7, Valera 4, Panciocco 11, Patriarca 9, Rosso 13, El Moudden, Cazzaniga, Battista, Paradiso n.e. Floris. All. Castellano

NOTE:

Arbitri: Simone Cavicchi, Michele Marotta

Durata set: 26’, 28’, 31’, 24’ Tot. 1h 49’

PEIMAR CALCI PI: battute vincenti 10, battute sbagliate 14, muri 6

MATERDOMINI.IT: battute vincenti 5, battute sbagliate 16, muri 8

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.