La Kioene Padova inizia a prendere forma. Occhi puntati su Ishikawa per sostituire Louati

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Di Redazione

Dopo la partenza dello schiacciatore francese Louati, sempre più vicino a Monza, la Kioene Padova punta sul posto quattro giapponese Yuki Ishikawa, classe 1995 nell’ultima stagione con la maglia di Siena. A riportarlo oggi è il quotidiano “Il Mattino di Padova“, durante l’intervista al DS patavino Santuz.

Hernandez e Ishikawa. Sono le due piste calde del momento, ma non sono le uniche battute dal direttore sportivo Stefano Santuz, impegnato a costruire la Kioene Padova che verrà. «Stiamo lavorando per completare la rosa, al momento le priorità riguardano l’arrivo di un opposto e di uno schiacciatore e spero che entro la prossima settimana si possano definire entrambe le operazioni», spiega il diesse.

Che, pur senza sbilanciarsi, ammette che i due martelli, nella scorsa stagione a Siena, piacciono. «Sono nella rosa dei giocatori che interessano. In questa fase entrano in ballo molti fattori: tecnici, caratteriali, economici e di disponibilità personale», sottolinea Santuz. Che conta di poter trattenere il canadese Barnes: «Si è ben inserito nel gruppo ed è un elemento completo, che lascia la possibilità di muoversi sul mercato su schiacciatori con caratteristiche diverse».

E il terzo uomo in banda? Non sarà Cirovic, destinato a lasciare Padova. Potrebbe essere l’azzurrino Sebastiano Milan, sin qui in prestito a Brescia. «Con Milan e il suo procuratore stiamo facendo delle valutazioni per capire cosa è meglio per la sua crescita: se rimarrà avrà un ruolo importante, vale a dire che sarà uno dei tre che si contendono i due posti in campo, oppure andrà a fare esperienza in un club che gli consenta di giocare con continuità».

Non è tramontata nemmeno la soluzione Randazzo. «Stiamo parlando, ma Gigi ha molte richieste e non è semplice chiudere. Teniamo presente che a decidere del suo futuro è la Lube Civitanova proprietaria del cartellino. Tenete presente che il mercato si muove a cascata: prima si sistemano le 4 o 5 big del campionato, poi a ruota andranno a incastrarsi i pezzi di tutte le altre».

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