La Fipav Lazio organizza 20 seminari per il progetto Volley Scuola

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Di Redazione

V come Volley Scuola. V come Valori”. Lo storico torneo organizzato dal Comitato Regionale FIPAV Lazio si prepara alla sua 28esima edizione con 20 seminari dedicati agli istituti di Roma e provincia. Venti momenti di formazione didattica “a distanza”, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su diverse tematiche che rappresentano il cuore del progetto educativo di Volley Scuola.

Questi i temi trattati: 1) no alla droga, alla ludopatia giovanile, al bullismo e al cyberbullismo; 2) uso consapevole del web e dei social con riferimento al grooming e al sexting; 3) Fame Zero SDG2, Sustainable Development Goals (La FIPAV Lazio ha aderito alla Giornata Mondiale dell’alimentazione in collaborazione con la FAO e il MAECI); 4) uso consapevole dell’acqua (il 24 marzo si celebra la Giornata Mondiale); 5) donazione del sangue; 6) aspetti valoriali dello sport, la Carta Olimpica, il rispetto delle regole, il senso d’appartenenza, l’aggregazione e l’inclusione. Oltre a questi, l’organizzazione si riserva la possibilità di abbracciare altre tematiche in un percorso condiviso con il MIUR e con le scuole.

Con i seminari che coinvolgeranno migliaia di studenti, il progetto Volley Scuola si aggancia alla sua storica vocazione sociale e valoriale, approfittando del ritorno dell’educazione civica come materia curriculare e inserendosi nell’Agenda 2030 dell’Onu. Il percorso partirà lunedì 8 marzo e si concluderà il 26 aprile con un’iniziativa corale che unirà tutti gli alunni, per poi proseguire con i concorsi paralleli che fin dalla prima edizione di Volley Scuola rappresentano il filo rosso in grado di unire sport e cultura.

All’iniziativa parteciperanno relatori di altissimo profilo della FAO, del Ministero degli Esteri, del Ministero della Salute, della Fondazione Fate Bene Fratelli, di Acea, dell’Ufficio del Garante dell’Infanzia della Regione Lazio. “Per la prima volta saranno presenti anche delle classi delle scuole medie – ha spiegato Alessandro Fidotti, responsabile Territorio e Promozione del CR e storico organizzatore della manifestazione ideata da Luciano Cecchi nel lontano 1994 – Le richieste di docenti e istituti sono state tantissime, siamo andati al di là di ogni più rosea previsione. È la prova vivente che Volley Scuola cresce ogni anno e i suoi valori sono intramontabili”.

Inauguriamo con questa splendida iniziativa la parte non giocata del torneo – ha aggiunto il presidente della FIPAV Lazio, Andrea Burlandi – la pallavolo si conferma ancora una volta strumento di educazione e di inclusione tra i giovani, nonché lo sport più amato all’interno delle scuole. Siamo pronti a vivere un’altra stagione entusiasmante e a superare le difficoltà logistiche dovute all’emergenza sanitaria”.

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

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Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.