La Federazione USA chiede ai suoi giocatori di rientrare in patria? Christenson smentisce

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Di Redazione

La Federazione degli USA avrebbe consigliato ai giocatori delle proprie nazionali impegnati nel campionato italiano di rientrare in patria a causa dell’emergenza coronavirus. Lo riporta oggi il quotidiano Il Resto del Carlino Modena, secondo cui i tre statunitensi della Leo Shoes, Anderson, Christenson e Holt, ma anche Aaron Russell dell’Itas Trentino, avrebbero ricevuto nei giorni scorsi una lettera in cui il ritorno negli USA non viene imposto, ma consigliato.

L’obiettivo sarebbe quello di preservare la sicurezza degli atleti alla vigilia delle Olimpiadi di Tokyo, anche se nessuno dei giocatori contattati avrebbe intenzione di rispondere positivamente all’appello. Lo stesso Micah Christenson, comunque, ha successivamente smentito la notizia rispondendo alle domande dei giornalisti: “Non mi è arrivato niente finora, è falso“.

Un caso simile ha riguardato la centrale Deja Harris che, seppure in un contesto ben diverso, ha lasciato di sua iniziativa la Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta per tornare in patria.

Il CEO della Federazione statunitense Jamie Davis ha comunicato che al momento non ci sono rischi rilevanti sul territorio nazionale e tutti i tornei di pallavolo e Beach Volley in programma nel paese saranno regolarmente disputati. Tuttavia, la situazione è quotidianamente monitorata e nelle prossime ore potrebbero essere introdotte ulteriori misure di sicurezza.

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