La controproposta dei procuratori: compensi tagliati del 10% e rinvio dei pagamenti

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Di Redazione

Continua il braccio di ferro tra società e procuratori sulla riduzione degli ingaggi di giocatori e staff dovuta alla conclusione anticipata della stagione. La proposta della Lega Pallavolo Serie A Femminile, che chiedeva un taglio del 30% per i compensi delle atlete di Serie A1 e del 40% della Serie A2, è stata rigettata dagli agenti; l’Associazione Procuratori Volley risponde oggi con una controproposta che prevede la decurtazione del 10% e il differimento dei pagamenti previsti.

Ribadiamo – scrive l’associazione nella lettera inviata al (dimissionario) presidente Mauro Fabrische, in un momento così delicato e difficile, sia auspicabile trovare un accordo fra le parti, auspicio a parole da Voi condiviso ma che non trova di fatto riscontro nelle Vostre decisioni dichiarate ‘non negoziabili’. Nonostante la Vostra palesata rigidità, reputiamo opportuno nonché sinonimo di buonsenso ed apertura al dialogo ed al confronto, proporVi la presente controproposta che, auspichiamo, trovi il Vostro consenso a definitiva tacitazione delle pretese avanzate da tutte le parti“.

La proposta prevede innanzitutto che la base di iscrizione al prossimo campionato (cioè la percentuale di pagamenti che devono essere stati completati per avere la possibilità di iscriversi) sia del 70% per entrambe le Serie A, e che venga istituita una base minima entro la quale non applicare decurtazioni, che sarebbe di 12.000 euro per la Serie A2 e di 20.000 euro per la Serie A1.

Ciò premesso, i procuratori accettano di rinviare i pagamenti come segue: il 50% dei compensi entro il 21 aprile per la A1 e entro il 26 aprile per la A2 (avrebbe dovuto essere saldato entro il 10 febbraio); il 70% dei compensi entro il 16 luglio (era previsto per il 10 aprile); due ulteriori rate entro il 30 settembre e il 30 ottobre, fino ad arrivare al 90% dei compensi previsti, esclusa la base non decurtabile. In caso arrivassero contributi statali per i club, questi dovrebbero impegnarsi a versare alle atlete il 10% restante.

L’Associazione chiede inoltre che le regole di ammissione al prossimo campionato vengano modificate reintegrando l’obbligo del 100% dei pagamenti, introducendo controlli più serrati sui pagamenti e destinando prioritariamente le fidejussioni versate dalle società a coprire i crediti di atleti e staff.

Evidenziamo – conclude il comunicato – che atlete e staff tecnici hanno prestato la loro disponibilità ed attività professionale per il 90% della stagione; pertanto, nella denegata ipotesi in cui la nostra proposta non venisse accolta e non si addivenisse ad una apertura propositiva da parte dei club, sarà nostra cura rivolgerci ad un pool di esperti legali che si prenderà carico di tutelare gli interessi nostri e dei nostri assistiti promuovendo le dovute azioni legali nelle opportune sedi italiane ed internazionali“.

(fonte: Comunicato stampa)

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