La Cina vince il Mondiale per club femminile e fa sbocciare il suo fiore d’acciaio

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Di Stefano Benzi

Adesso è arrivata l’ufficialità: la Cina ospiterà le prossime due edizioni del Mondiale per club femminile. Il paese orientale aveva fatto arrivare una prima offerta per manifestare il proprio interesse alla FIVB nel settembre scorso ma ieri pomeriggio la federazione internazionale ha rotto gli indugi con la diffusione di un comunicato stampa che ha confermato che un accordo era stato raggiunto e che le prossime due edizioni della competizione sarebbero state ospitate dalla Cina.

È la prima volta che la Cina ospita il Mondiale femminile la cui ultima edizione si è tenuta in Giappone, a Kobe, ed è stata vinta dal Vakifbank Istanbul: l’edizione nipponica tuttavia rientrava in un accordo generale più esteso che riguardava anche l’organizzazione del prossimo Mondiale a squadre. Il presidente della FIVB Ary Graca si è detto estremamente contento di questo accordo: “Il movimento cinese è in costante e continua evoluzione e l’organizzazione di questo evento non può che rendere ancora più interessante e significativo questo sviluppo. La Cina, e non solo grazie alle Olimpiadi di Pechino, ha ormai consolidato una grande esperienza nell’organizzazione di grandi eventi sportivi: la vittoria femminile alle Olimpiadi di Rio ha rappresentato un importantissimo asset per la Cina che ora avrà la possibilità di ospitare le migliori squadre del mondo nel torneo più ricco e prestigioso del calendario”.

La provincia-stato di Zhejiang è stata incaricata dalla federazione cinese di ospitare il torneo: “È per noi un grande onore accettare questo invito – dice Sun Guangming il responsabile dello Sport Bureau della provincia di Zhejiang – possiamo offrire strutture di prim’ordine sia per le gare che per gli allenamenti e il relax delle squadre partecipanti ma investiremo molto per garantire una eccellenza ancora maggiore delle nostre strutture”.

Quella di Zhenjiang è una provincia estremamente ricca e dinamica grazie al centro universitario di Hangzhou, una dei più grandi e prestigiosi di tutto il paese: le strutture sportive non sono certo un problema a cominciare dal Gymnasium di Yiwu che può ospitare fino a seimila persone per proseguire con il Gymnasium di Hangzhou che ha una lunghissima tradizione di eventi sportivi e offre quasi settemila posti: è la casa dei Yellow Dragons, la squadra di basket e pallavolo dell’Università. Hangzhou tuttavia diventerà una delle capitali sportive del paese grazie al nuovissimo Centro Sportivo Olimpico, un’area immensa da oltre 400mila metri quadrati che circonda il nuovissimo stadio e che sarà inaugurato nell’arco di poche settimane: uno stadio, due  impianti al chiuso, sei parcheggi, tre centri commerciali, una piscina, cinque palestre e un’area interamente dedicata a skate-board, BMX e sport estremi. I progettisti sono gli stessi che hanno creato il Bird’s Nest a Pechino: qui il concetto è quello della fioritura. Lo stadio è stato ribattezzato “Blossom”, un immenso bulbo d’acciaio con cinquantasei petali, ventotto piccoli e superiori e ventotto più giganteschi alla base, che si apre al mondo.

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