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Keita si racconta: “Amo film e musica, imparo da Stoytchev e sogno lo scudetto”

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Di Redazione

Al primo anno del suo progetto “Superlega” Verona ha pescato il jolly Mozic, che ha chiuso la stagione da top scorer assoluto del campionato; al secondo anno ne ha messi sul piatto altri due, il gigante Sapozhkov (attualmente secondo miglior marcatore dietro Lagumdzija, ma per un solo punto, ndr) e l’aquila del Mali Keita. Quest’ultimo, in più, rappresenta una doppia scommessa vinta perché arrivato come opposto, è stato “provato” da Stoytchev come schiacciatore. Risultato? Ricezione ancora da perfezionare ma percentuali in attacco altissime (62,6%) e un servizio davvero letale per gli avversari, fondamentale nel quale dopo undici giornate non ha rivali (26 ace totali).

“Il mio segreto? Quando vado al servizio libero la mente da ogni pensiero e penso soltanto a una cosa: tirare forte” racconta Keita in una bella intervista rilasciata al collega Matteo Fontana per il Corriere di Verona. Una lunga chiacchierata nella quale il 21enne nativo di Bamako racconta qualcosa di sé fuori dal campo, “a casa amo guardare molti film e ascoltare musica”, e tanto di questa importante tappa della sua carriera in Italia.

“Sono in un gruppo che ha un valore eccezionale. Mai avuto compagni così e da tanto tempo la mia ambizione era quella di essere in una squadra con giocatori come loro. Personalmente sento di essere migliorato in ogni aspetto. E questo grazie anche al nostro coach. Stoytchev è un tecnico duro, ma è giusto che sia così, vuole che rendiamo al massimo del nostro potenziale. Ti tira fuori il meglio che hai da dare, ti porta a un livello superiore e questo mi piace moltissimo” ammette.

Insomma, a Verona la consapevolezza nei propri mezzi cresce di giorno in giorno, al pari dei sogni che sono altrettanto grandi. Tanto da parte della società quanto degli stessi giocatori. E lo stesso Keita non si nasconde dietro un dito quando si parla di obiettivi: “Il sogno, lo dico dal primo giorno, è quello – conclude – di diventare campioni”.

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