Di Giuliano Bindoni
Come sono cambiati i tempi da quando, nel 1956, Renato Carosone scriveva e incideva la celebre Tu vuò fà l’americano. Ora, quando si parla di pallavolo femminile, vale esattamente il contrario, ovvero sono le giocatrici americane a voler fare… le italiane. E sono sempre di più! Quest’anno in particolare stiamo assistendo a un'”invasione” senza precedenti: ben 35 atlete statunitensi vestono, o hanno vestito nel corso della stagione, maglie di club di Serie A1 e Serie A2. Una cifra che supera di gran lunga il record di 23 in totale che si era registrato nella stagione 2019-2020 (prima della pandemia).
I motivi di questo innamoramento reciproco sono davvero tanti. Da parte di chi arriva c’è la consapevolezza, ma questo ormai da lungo tempo, che i campionati italiani siano l’NBA del volley, e non è un caso che il tecnico della nazionale USA femminile, Karch Kiraly, lo scorso anno abbia fatto letteralmente il giro delle sette chiese in Italia per accertarsene di persona e tornare poi in patria a consigliere a tanti giovani prospetti di fare le valigie e scegliere il Bel Paese per crescere ed affermarsi.
Una scelta sportiva, ma anche di vita, resa più semplice anche dalla nuova regola, approvata dalla Fipav lo scorso maggio, che permette di alzare a 2 il limite dei giocatori stranieri da impiegare nei campionati di A2 maschili e femminili (seppur con un’età superiore ai 23 anni).
A spiegare, invece, il grande interesse dei club italiani per le giocatrici americane è il livello di formazione sempre più alto che si sta registrando nel torneo universitario NCAA, vera, e al momento unica, fucina dei talenti made in USA che in numero sempre maggiore nell’ultimo decennio scelgono la pallavolo come sport da praticare dopo il boom che si era registrato per basket e soccer fino ai primi anni 2000.
Un cambiamento ben spiegato da Lindsey Berg, ex giocatrice di Pesaro, Novara e Cortese, in una intervista concessa proprio a VolleyNews nel 2020: “Oggi la pallavolo ha superato il soccer e il basket nella classifica degli sport più praticati dalle ragazze negli USA. È uno sport che permette alle ragazze di essere ragazze. Poi a questo, ovviamente, si aggiunge l’organizzazione delle squadre di college, un’istituzione che in altri paesi manca completamente”.
“Il college dà più tempo alle atlete per crescere e sviluppare le loro abilità, avendo anche una garanzia di copertura economica. Finito questo processo, sono già pronte per giocare all’estero in campionati di alto livello e rinforzare la nazionale“. E come l’abbiano rinforzata lo si è visto alle ultime Olimpiadi di Tokyo, dove hanno conquistato la medaglia d’oro.
Come dicevamo, però, giocare in Italia per le americane non è solo una scelta sportiva, ma anche di vita, perché qui trovano una comfort zone che consente loro di gestire e metabolizzare meglio il fatto di essere così lontane da casa e dagli affetti. “Se riesci a entrare nello spirito della cultura italiana, del linguaggio, del rapporto con i tifosi e le compagne di squadra, il campionato italiano diventa una vera famiglia – ci raccontava ancora Berg –. E potete solo immaginare quanto questo possa essere utile per persone che vivono così lontane dalla loro famiglia reale“.
Spiegati i motivi, veniamo ai numeri. Quest’anno nel campionato di A1 ogni squadra ha, o ha avuto, almeno una giocatrice statunitense nel proprio roster, e addirittura in 5 club sono passate ben 3 americane: si tratta di Macerata, Vallefoglia, Conegliano, Casalmaggiore e Milano.
Di seguito il lungo elenco di tutte le giocatrici americane che giocano (o hanno giocato) quest’anno in A1 e A2.
Victoria Dilfer (palleggiatrice della Bartoccini-Fortinfissi Perugia, A1)*
Symone Abbott (schiacciatrice della Cbf Balducci Hr Macerata, A1)
Claire Chaussee (schiacciatrice della Cbf Balducci Hr Macerata, A1)
Akuabata Felisa Okenwa (opposto della Cbf Balducci Hr Macerata, A1)
Danielle Drews (schiacciatrice della Cuneo Granda S.Bernardo, A1)
Anna Hall (centrale della Cuneo Granda S.Bernardo, A1)
Carli Lloyd (palleggiatrice della E-Work Busto Arsizio, A1)
Jordyn Poulter (palleggiatrice della Igor Gorgonzola Novara, A1)
Mckenzie Elise Adams (schiacciatrice della Igor Gorgonzola Novara, A1)
Rhamat Alhassan (centrale de Il Bisonte Firenze, A1)
Andrea Carrie Drews (opposto della Megabox Ond. Savio Vallefoglia, A1)
Micha Danielle Hancock (palleggiatrice della Megabox Ond. Savio Vallefoglia, A1)
Merete Suzanne Lutz (opposto della Megabox Ond. Savio Vallefoglia, A1)*
Kathryn Plummer (schiacciatrice della Prosecco Doc Imoco Conegliano, A1)
Kelsey Robinson-Cook (schiacciatrice della Prosecco Doc Imoco Conegliano, A1)
Stephanie Samedy (opposto della Prosecco Doc Imoco Conegliano, A1, in precedenza alla Bartoccini Fortinfissi Perugia)
Brionne Butler (centrale della Reale Mutua Fenera Chieri, A1)
Haleigh Washington (centrale della Savino Del Bene Scandicci, A1)
Lauren Carlini (palleggiatrice della Trasportipesanti Casalmaggiore, A1)
Alexandra Frantti (schiacciatrice della Trasportipesanti Casalmaggiore, A1)
Courtney Buzzerio (schiacciatrice della Trasportipesanti Casalmaggiore, A1)
Jordan Thompson (opposto della Vero Volley Milano, A1)
Dana Rettke (centrale della Vero Volley Milano, A1)
Jordan Larson (schiacciatrice della Vero Volley Milano, A1)
Mackenzie May (schiacciatrice del Volley Bergamo 1991, A1)
Khalia Lanier (schiacciatrice del Volley Bergamo 1991, A1)
Rainelle Jones (centrale della Wash4green Pinerolo, A1)
Dessaa Legros (schiacciatrice dell’Anthea Vicenza Volley, A2)
Giovanna Milana (schiacciatrice della Cda Talmassons, A2)
Haylee Nelson (schiacciatrice della Chromavis Eco DB Offanengo, A2)
Madelyn Robinson (schiacciatrice della Desi Shipping Akademia Messina, A2)
Leketor Member-Meneh (schiacciatrice della Futura Giovani Busto Arsizio, A2)
Roxanne Wiblin (schiacciatrice della Itas Ceccarelli Martignacco, A2)
Carly Dehoog (opposto della Itas Trentino, A2)
Courtney Rose Schwan (schiacciatrice del Volley Soverato, A2).
*Giocatrici che hanno lasciato il campionato italiano a stagione iniziata
Il totale fa 35, ma la stagione non è ancora finita…
