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Imoco, Garbellotto: “L’unico rammarico è la mancanza del nostro pubblico”

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Di Redazione

L’Imoco Conegliano chiude il 2020 in campo contro la Banca Valsabbina Millenium Brescia, domani alle 18.00. Un inizio di stagione, quello di Santarelli e squadra, da incorniciare malgrado l’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo della pallavolo: con 42 punti e 14 vittorie su altrettante partite, l’Imoco comanda senza rivali la classifica di serie A1.

Inoltre, Coppa Italia e Supercoppa hanno reso questa prima parte di stagione ancora più proficua per la società veneta che, dopo il mondiale per club, avrebbe potuto centrare l’all-in con Champions League e scudetto, trofei non assegnati per via del Covid-19.

“Dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno. Un rammarico? Sentiamo molto la mancanza del nostro pubblico” è il commento del presidente Piero Garbellotto. La sua intervista al Gazzettino di Treviso:

Va concludendosi un 2020 molto particolare: sportivamente rimarrà più impresso ciò che è stato o ciò che non è stato ma poteva essere?

“Siamo contenti e soddisfatti non solo dei due trofei vinti nel 2020, ovvero Coppa Italia e Supercoppa, ma anche delle prestazioni in campo. Credo che la nostra squadra, sapientemente messa a punto da Pietro Maschio, abbia saputo esprimere un gioco bello da vedere”.

Nessun rammarico quindi?

“È chiaro che un po’ ce ne sia, ma non tanto per i trofei non assegnati, perché comunque le partite vanno giocate e le storie vanno scritte, quanto per non avere più potuto contare sul calore dei nostri tifosi. Sentiamo la mancanza del Palaverde pieno, del nostro pubblico”.

In estate vari club ipotizzarono che un campionato a porte chiuse sarebbe stato “sostenibile” fino a Natale. E ora?

“Le ultime notizie sul fronte della lotta al virus ci fanno vedere la luce in fondo al tunnel. Siamo fiduciosi di potere tornare ad accogliere pubblico a ranghi ridotti nella fase finale della stagione agonistica, magari per i playoff, dopo che nelle prime partite eravamo riusciti ad avere un 15% di posti occupati. Il primo ringraziamento va ai nostri sponsor, che ci hanno dimostrato affetto e vicinanza. Uno di loro mi ha detto: “Se non ci aiutiamo nei momenti di difficoltà non verremo mai fuori dai problemi”. Ecco, questo è il “sentiment” che ci lega. Salvo cataclismi porteremo a termine
questo campionato. Il prossimo sarà tutto da scrivere”.

Essere campioni del mondo comporta onori ma anche oneri: dopo la presunta offertona del Fenerbahce per Egonu, ora si parla di una Monza in pressing non solo per Egonu ma anche per Sylla.

“Adesso circolano delle boutade che vedo più come sassi lanciati nello stagno che altro. Di mercato parleremo al momento opportuno”.

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