Volley 2.0

Il Volley 2.0 e la campagna “No al razzismo”

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Di Redazione

Il Volley 2.0 lancia una campagna contro il razzismo confermando di essere una società che punta alla crescita di atlete e staff non solo in campo. Il segno più evidente della campagna è la maglietta che tutte le giocatrici, di prima squadra e giovanili, indosseranno durante il riscaldamento prepartita. Una maglietta che riporta, in varie lingue, la scritta “no al razzismo”.

Ma la campagna è più ampia e comprende, tra le altre cose, incontri, video e un videomessaggio sul videotabellone all’ingresso di Crema in via Milano.
Il presidente Paolo Stabilini osserva: “Nel nostro piccolo anche noi vogliamo dare un contributo per migliorare il mondo che ci circonda. Cerchiamo di far crescere giocatrici e persone migliori e questa iniziativa è un passo importante”.

A raccontare lo spirito dell’iniziativa è il responsabile tecnico e allenatore della prima squadra del Volley 2.0, Matteo Moschetti: “Non basta dirsi non razzista, la grande differenza è nell’atto di responsabilità di non girarsi dall’altra parte se si assiste a un atto di razzismo. Dobbiamo essere consapevoli di quello che accade attorno a noi sapendo che la diversità è una delle ricchezze del mondo”.

Una proposta che ha l’appoggio anche di Stefano Lavarini, coach dell’Igor Gorgonzola Novara di A1 femminile: “Per me che cerco di essere un esempio per le giocatrici questo discorso è fondamentale, la differenza è nell’azione. Siamo capaci di ribellarci di fronte a un’ingiustizia? Questa iniziativa mi fa riflettere e spero sia così per tante persone”.

Nei giorni scorsi la maglietta è stata distribuita alle giocatrici e ai dirigenti assieme a un volantino che spiega i principi dell’iniziativa.

(Fonte: comunicato stampa)

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