Bernardi: "Il rapporto si è risolto in maniera non consona e non corretta"

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Di Redazione

Mister Secolo, intervistato oggi da Tuttosport, si racconta.

Parla della sua “ex” Perugia, della sua estate e del suo attaccamento alla maglia azzurra, rischiando anche un pronostico sul weekend di Bari.

Per ora Bernardi, come definirebbe la sua estate? «Anomala, nel senso che non ho a breve situazioni nuove di cui occuparne. Mi prendo il mio tempo e seguo la vicenda che è scaturita dalla chiusura del rapporto con la Sir. Passata l’estate inizierò un giro di approfondimento nelle maggiori realtà del nostro campionato. Credo che sia sempre utile confrontarsi sull’evoluzione dei modi di preparazione. C’è sempre da imparare».

C’è molta amarezza per quello che è successo a Perugia? «Grande amarezza e tanta delusione per le modalità. Il rapporto si è risolto in maniera non consona e non corretta. A questo punto la sede opportuna per derimere la questione è quella del giudice del lavoro».

A livello tecnico-sportivo si può fare un hilancio di quell’esperienza? «E’ stata straordinaria. Il bilancio è ottimo. Perugia prima del mio arrivo era una società che non aveva mai vinto. In due anni abbiamo portato in bacheca quattro trofei. Sono traguardi che altre società non possono dire di aver raggiunto. La squadra ha vinto due regular season, il che vuol dire aver saputo mettere in campo una costanza di rendimento invidiabile».

Quella gara 5 di finale scudetto con Civitanova ha lasciato un segno? «Questo non lo so. Riflessioni su quella partita ne ho fatte molte ma non mi sento di recriminare nulla a nessuno, né tanto meno a me. Di certo ci sono state due partite. La prima l’abbiamo dominata fino al 2-0, la seconda è stata un’altra cosa. In fondo avevamo vinto la Coppa Italia, qualche mese prima, nella stessa maniera. Lo abbiamo visto succedere nelle qualificazioni femminili alle Olimpiadi, ai Mondiali Under 20, è successo nel calcio. Sono situazioni che fanno parte dello sport e solo chi ha una cultura sportiva pub capire che è sempre successo e sempre succederà».

Ha seguito i giovani impegnati con la Nazionale nella Nations League? «Li ho visti all’opera e ho apprezzato la scelta, corretta, di dare loro la possibilità di di confrontarsi a questo livello per crescere. Nell’ultima settimana settimana è mancato anche Giannelli e non si può regalare agli avversari un giocatore così. Tra i giovani Roberto Russo è un giocatore che io ho segnalato alla società perché, a mio avviso, ha prospettive importanti. Ha un futuro, ma non posso dire se sia già pronto per la Superlega non avendolo allenato io».

Giannelli a 18 anni era titolare, perché è così difficile portare i giovani in prima squadra? «Giannelli è un predestinato. A 18 anni sembrava già un veterano e lo considero tra i tre palleggiatori migliori al mondo. Inoltre ha dieci anni di crescita davanti a sé. Gli altri giovani avrebbero bisogno di entrare nelle quattro migliori società italiane, come si fa in Nba. Non da titolari ma per crescere».

Andrà a Bari a seguire l’Italia nel torneo di qualificazione olimpiaca? «No, è il giorno del mio compleanno. Me la guarderò in tv e tiferò. Per quelli che hanno vissuto la stagione di Velasco e dei Mondiali, la maglia azzurra è dipinta nel cuore. Con la Serbia sarà una partita alla pari. Abbiamo solidità, grande qualità, giocatori come Juantorena. Per vincere credo che conti quello che si fa dalla nostra parte del campo. E sappiamo farlo»

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Romano Giannini lascia la Lube: “A Civitanova ho trascorso stagioni indimenticabili”

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Dopo quattro anni molto intensi si separano le strade della Lube Volley e dell’assistant coach Romano Giannini. Il tecnico marchigiano saluta i vicecampioni d’Italia dopo aver vinto lo Scudetto 2021/22 e la Coppa Italia 2025. Nel suo percorso in biancorosso Giannini ha raggiunto anche altri piazzamenti di prestigio come il secondo posto al Mondiale per Club 2021, il secondo posto in Challenge Cup 2025, le due Finali Play Off SuperLega Credem Banca (2022/23 e 2024/25) e le due Finali di Supercoppa (2022/23 e 2023/24). Oltre a essere entrato nel cuore dei tifosi, l’allenatore originario di Porto Potenza ha conquistato tutti con una parentesi da head coach, nel finale della SuperLega 2023/24, dopo le dimissioni di Chicco Blengini, portando la Lube al trionfo nei Play Off 5° Posto.

Il saluto di Romano Giannini: “Ho trascorso stagioni indimenticabili a Civitanova, dove sono approdato dopo 25 anni di carriera. Ho ricordi indelebili, a partire dallo Scudetto fino alla Coppa Italia, senza dimenticare le tante finali raggiunte e la parentesi da primo allenatore, una delle esperienze più belle perché era sempre stato uno dei miei sogni prendere il timone di un top team in SuperLega. Quella appena conclusa è stata l’annata più bella perché avevamo aspettative più basse, mentre abbiamo raggiunto tre Finali alzando al cielo un trofeo. Dopo un periodo cupo come quello del Covid per me è stato speciale approdare alla Lube. Il mio è un lavoro che porta sempre a guardare avanti, verso nuovi traguardi, ma aver fatto parte della grande famiglia cuciniera, che quotidianamente ha saputo trasmettermi una sana pressione verso il successo, mi ha forgiato. D’altronde senza questa mentalità vincente la Lube non sarebbe uno dei Club più forti e organizzati al mondo, dove l’identità di squadra viene prima di ogni cosa!”.

Volley Lube ringrazia Romano Giannini per il prezioso contributo e la grande professionalità dimostrata durante la sua permanenza. Al tecnico va un grande in bocca al lupo per il suo futuro professionale e il percorso di vita.