Il Pagellone di Paolo Cozzi – Kurek e Abdel-Aziz sottotono, brilla la stella di Danani

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Di Paolo Cozzi

Giornata di campionato all’insegna dell’equilibrio quella andata in scena domenica, con tanti tie break e una classifica spezzata in quattro tronconi ben definiti. Le Big Four sempre più sole e inarrivabili, Le squadre dal quinto al decimo posto a giocarsi l’accesso ai play off e il ruolo di outsider, e le ultime tre con Latina che al momento sembra comunque avere una marcia in più di Vibo e Sora nella sfida per la salvezza.

Modena prosegue la sua corsa e non si fa spaventare dai quasi seimila del PalaDesio, con una prova corale di squadra ottima visto che tutti i cinque attaccanti finiscono in doppia cifra. Bednorz e Holt sono in giornata di grazia sia a muro che in attacco, ma è Christenson (voto 8) a prendere la mia palma di migliore in campo gestendo alla grande le sue bocche da fuoco grazie anche ad una buona ricezione. Che dire, sembra proprio che questo possa essere un anno molto importante all’ombra della Ghirlandina…

Per Monza due set iniziali sottotono ,con la ricezione che fa acqua da tutte le parti e Orduna costretto a macinare km e ad alzare palloni scontati. Bravo coach Soli a trovare la chiave per fare entrare i suoi in partita dal terzo, ma se Louati non gira come ieri manca una alternativa credibile. Voto 5 per Kurek che al di la di una prova sottotono chiude in attacco con 7 murate e 4 errori diretti… davvero troppi per un top player come lui!

A Padova va in scena una partita molto più combattuta,indecisa fino all’ultimo con i patavini bravi a non mollare nel momento migliore di Milano. Partito male, Ishikawa cresce molto alla distanza, così come Polo, ancora poco incisivo in attacco ma determinante a muro. Strepitoso come sempre Danani (voto 8,5), che nel ruolo di libero è ormai una realtà a livello mondiale.

Milano parte male, recupera e finisce per rammaricarsi dell’occasione mancata, e vede le Big Four allontanarsi forse in maniera definitiva. Quando il bomber Nimir Abdel-Aziz non gira (voto 5) tutto l’attacco ne risente, ma Petric e Clevenot sono bravi a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti chiave dei set. Situazione sempre di difficoltà quella di Milano, che lotta compatta ma paga l’assenza dei due centrali italiani e una rosa un po’ troppo sbilanciata sul sestetto titolare.

Torna a sorridere Verona, dopo un mese di novembre difficile, sempre più dipendente dall’operato di Boyer. E il francese a questo giro veste i panni del mazzolatore e chiude con ben 23 punti personali. Bene anche Cester (voto 7,5), finalmente titolare,mentre chi fatica davvero tanto è l’americano Muagututia, positivo in ricezione ma in estrema difficoltà dentro i tre metri.

Per Latina non basta una buona prova in battuta, manca soprattutto l’apporto di Van Garderen (voto 5) rispetto alle ultime uscite, mentre è stato positivo l’ingresso di Karlitzek dalla panchina.

Sora perde un altro scontro diretto e resta fanalino di coda,perdendo contro una Piacenza che, dopo il tie break di tre giorni fa, si ritrova in campo per altre due ore e mezza! A Sora si sente la mancanza di un bomber come Petkovic capace di garantire sempre almeno 20-25 punti,e questo in una squadra che deve lottare per la salvezza è un grosso problema. Fatica sempre tanto anche il muro di squadra, mentre nonostante una battuta che chiude con ben 10 ace. Per fortuna dei laziali Joao Rafael (voto 7,5) anche quest’anno gioca indossando le vesti di Superman!

Per Piacenza finalmente arrivano vittorie in serie che possono permettere alla squadra di lavorare più serenamente. La coppia di centrali è una delle meglio assortite della Superlega, Kooy sta giocando ad un ottimo livello, ora serve puntellare la ricezione, e Cavanna ha bisogno di rimanere lucido e preciso anche nelle situazioni di punto a punto, specie nelle alzate in posto 4.

Vittoria importantissima per Ravenna sul campo di Vibo, ma l’aspetto migliore di tutta la partita è che l’MVP di una partita fondamentale per la salvezza è Lavia (voto 8,5), un ragazzo di 19 anni che continua a crescere partita dopo partita, ottimo in tutti i fondamentali, dalla ricezione all’attacco passando anche per il muro.Bene anche il potente oppostio canadese Vernon-Evans e bene il muro di squadra che chiude a quota 15.

Per Vibo notte fonda, un problema opposto con Aboubacar che continua a essere discontinuo in attacco e la sensazione che giocare in un palazzetto vuoto a Reggio non aiuti la squadra a trovare energie. Davvero dura così per Baranowicz trovare il bandolo della matassa, anche se il suo talento viene fuori nella sua capacità di far attaccare i centrali.

Nell’anticipo della tredicesima giornata Trento vede ancora una volta la BLM Arena violata sotto i colpi di una Perugia in serie positiva da ben sei match. Se nelle prime settimane della gestione Heynen molti rumors nell’ambiente parlavano di una squadra che faticava a seguire il metodo del belga, sembra che il tempo (e le vittorie) abbiano portato serenità e fiducia nel sestetto umbro con un De Cecco (voto 8) fantasioso che illumina la serata trentina con giocate di gran classe. E se Leon e Atanasijevic chiudono sopra il 60% in attacco su 71 palloni, sono dolori per tutti. Aggiungiamoci poi un Podrascanin granitico a muro e una ricezione che tiene bene… ed ecco che Perugia torna a far paura.

Per Trento sicuramente una fase di “stanca” dopo un inizio di campionato arrembante, con un Vettori (voto 5) che è apparso una brutta copia di quella ammirata quest’anno. Spesso questi cali coincidono anche con particolari carichi di lavoro che vengono svolti per garantire alla squadra benzina nelle fasi calde della stagione, ma conoscendo Lorenzetti mi aspetto tanto lavoro extra, sia a video che sul campo, per porre rimedio in fretta e non perdere troppo terreno dalle tre forti rivali.

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