Il Pagellone di Paolo Cozzi – Keita mattatore, Grozer stavolta stecca

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Di Paolo Cozzi

Mentre Perugia si issava sul tetto del mondo sconfiggendo nella finale del Mondiale per Club una Trento combattiva ma spuntata nei momenti chiave, nel weekend di Superlega maschile si sono giocate solo 4 partite, che però sono state utili a definire la rosa delle qualificate ai quarti di Del Monte Coppa Italia. In particolare, Cisterna si qualifica come ottava e Monza, sconfitta a Siena, resta con il cerino in mano.

Alla fine del girone di andata quindi, detto che Perugia sta facendo un campionato a parte, troviamo una classifica molto compatta data da un livellamento verso il basso, dove Modena con ben 5 sconfitte si piazza al momentaneo secondo posto. Manca infatti ancora da giocare Civitanova-Siena, rimandata un mese fa per Covid, che sarà recuperata il 21 dicembre e assegnerà le posizioni definitive.

Ma veniamo alle pagelle dell’undicesima giornata.

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Cisterna-Verona. Match intenso fra due squadre che in questa prima parte di stagione hanno ampiamente sorpreso in positivo. I padroni di casa murano con precisione e mettono molta pressione alla ricezione avversaria con il servizio, ma in ricezione sbandano paurosamente, con Kaliberda (voto 5,5) che subisce ben 6 ace. Meglio Sedlacek (voto 7), ma anche per lui tanta fatica in seconda linea. Chi resta lucido nonostante palloni spesso scontati da alzare è Baranowicz (voto 6), sempre bravo nel servire i suoi centrali.

Verona continua a puntare sul trio di palla alta come principali bocche da fuoco, lasciando briciole ai centrali. Keita (voto 8) è il mattatore di serata sia dai nove metri che in attacco, fatica di più il russo Sapozhkov (voto 5) che subisce ben 7 murate. Mozic (voto 6,5) dal canto suo fa vedere colpi interessanti, ma manca di continuità.

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Taranto-Milano. Bella vittoria fuori casa per i meneghini, che davanti ad una coriacea Taranto sfoderano un grande Patry (voto 7,5): con 19 punti l’opposto trascina i suoi. Attacco e ricezione funzionano bene, mentre fatica il muro, dove comunque spiccano i 3 punti del rientrante Piano (voto 7). Nel giorno in cui Ishikawa (voto 5) fatica davvero tanto, ecco il cubano Melgarejo (voto 7,5) che scalda il braccio e mette giù ben 12 palloni in poco più di un set.

Taranto ci prova con Stefani (voto 7) a fermare la forza d’urto lombarda, ma al centro si fatica tanto soprattutto con Alletti (voto 5). Non riesce a trovare la solita continuità Antonov (voto 5,5), cercato molto da Falaschi (voto 5,5) ma in calando nel corso del match.

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Padova-Piacenza. Dopo il successo nel recupero riprende la fase negativa di Padova, che si trova di nuovo con il fiato di Siena sul collo nella corsa salvezza. Per i patavini non bastano le ottime prove di Petkovic (voto 6,5) e Desmet (voto 7), la squadra appare sempre leggera a muro e paga la giornata complicata di Takahashi (voto 5) e del subentrante Gardini (voto 5), apparso molto in difficoltà in attacco.

Per Piacenza una vittoria importante che la riporta nelle zone più nobili della classifica, con un attacco ben gestito da Brizard (voto 7) e la ricezione che finalmente consente al palleggiatore francese di giocare con tutti gli attaccanti a disposizione. Bene la prova di Romanò (voto 7,5), sempre attento a farsi trovare pronto in attacco, e anche quella di Lucarelli (voto 7), che soprattutto in seconda linea fa sentire il suo peso. Bene anche i due centrali, con il cubano Alonso (voto 7) sempre più a suo agio nei panni di sostituto di Simon.

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Siena-Monza. Il cambio di allenatore porta una scossa alla squadra toscana, che lotta e non molla contro una spenta Monza e porta a casa tre punti decisivi per credere ancora alla salvezza. Il supereroe di giornata è Petric (voto 8), che per una sera sembra fermare il tempo e giocare con la stessa intensità di un ragazzino. Se Pinali (voto 5) si perde in tanti errori diretti, ecco finalmente Pereyra (voto 7,5) a trascinare la squadra, nonostante un Van Garderen (voto 4) completamente assente dal match.

Monza, pur ricevendo bene, stecca la partita in attacco con Grozer (voto 5) fermo ad un modesto 31%. Fatica a trovare precisione Zimmerman (voto 5), anche se per una volta è bravo a forzare con i centrali e a trovare ottime risposte da Galassi (voto 7,5). Chi è ancora al di sotto dei suoi standard è il canadese Maar (voto 5,5) che, pur ricevendo bene, gioca una partita al di sotto delle sue possibilità.

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Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

Foto Lube Volley

Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi