I tifosi uniti contro le restrizioni: “Vogliamo i palazzetti aperti al 100%” (VIDEO)

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Di Redazione

In attesa di nuovi sviluppi sulle normative che limitano l’accesso a palazzetti e impianti sportivi al chiuso (attualmente l’ingresso degli spettatori è consentito solo fino al 35% della capienza), nel dibattito intervengono le tifoserie organizzate di Serie A maschile e femminile: sono ben 27 i gruppi che hanno firmato una lettera aperta chiedendo una riapertura al pubblico delle tribune, non più limitata ma assoluta, in vista della nuova stagione. “Esistiamo e siamo tanti, ma troppo spesso ci hanno lasciato in silenzio e il silenzio è l’opposto di ciò che siamo!” è il presupposto da cui prende le mosse il comunicato.

Questo appello – spiegano i tifosi – riunisce le tifoserie del volley di tutta Italia senza distinzione di campionato, con cuori che battono per colori diversi ma uniti dalla stessa passione. Il tifo è gioia, è socialità ed è tutto ciò che è mancato in questo ultimo e lungo periodo. Ecco perché in questo comunicato vogliamo chiedere che non ci venga tolta la possibilità di vivere tutti in presenza questo meraviglioso sport del quale siamo anima e di poter ricominciare ad usare liberamente i nostri attrezzi del mestiere tanto amati… megafoni, bandiere e tamburi che ci rendono colorati e vivi ed unici nel nostro genere!

Tutto questo per noi è amore e sacrificio e non vogliamo vederlo sfumare così senza fiatare… perché il silenzio non ci appartiene! Ecco perché speriamo che, tutti insieme, quanto prima si possa tornare al massimo delle capienze, per essere e dare quella degna cornice che questo sport merita!” si conclude la lettera, accompagnata da un video che mostra gli striscioni con la scritta: “Il volley si gioca in 7: 6 giocatori + il pubblico!” e l’hashtag #dallapartedeitifosi, appesi dai supporter di tutta Italia fuori e dentro dai palazzetti.

Tra i firmatari tifoserie di Superlega maschile (i Sirmaniaci di Perugia, la Curva Gislimberti di Trento, i Lupi Biancorossi di Piacenza, la Curva Biancorossa di Milano, gli Irriducibili Gialloblù di Modena, il Volley Club “G.Callipo” di Vibo Valentia, i Lube nel Cuore di Civitanova, i Ravenna Volley Supporters, la Maraia Gialloblù di Verona, i Rondoni Top Volley Cisterna e i Men in Black di Padova), di A1 femminile (i Black Angels di Perugia, gli ADF di Busto Arsizio, i Crazy Cats Biancorossi di Cuneo, il Baluardo di Novara, i Road Runners di Scandicci, i Non Plus Ultra’s di Conegliano, i Passione Rosa Supporters di Casalmaggiore e gli Ultras Monza Saugella) e anche di Serie A2 (Amici delle Leonesse di Brescia, Ultras Puma e Hagar Group di Mondovì, Blu Brothers di Cuneo, Curva Apollonia di Cantù, Gli Irriducibili di Marsala, la Curva Parenti di Santa Croce e il Pinerolo BoysClub).

Il 30 settembre, intanto, si terrà la decisiva riunione del Comitato Tecnico Scientifico che esprimerà un parere sull’aumento della capienza. L’ipotesi più accreditata, però, è che si vada verso una riapertura solo parziale (al 50%, ma nelle ultime ore si è parlato anche di percentuali più consistenti) per arrivare all’auspicato 100% soltanto a dicembre.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.