Giuliani e la sua Slovenia d’argento: “Rammaricato per la sconfitta. L’Italia? Avrei fatto scelte diverse”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Di Redazione

Un argento che vale oro. Il tecnico Alberto Giuliani è tornato in Italia con un secondo posto ai Campionati Europei con la Nazionale Slovena. Un risultato che riempie d’orgoglio il ct marchigiano anche se, come dichiarato in un intervista rilasciata a “Il Resto del Carlino Macerata”, si dice rammaricato per la sconfitta in finale.

Alberto Giuliani torna a casa da Parigi con la medaglia d’argento al collo. È vicecampione d’Europa: la sua Slovenia non ce l’ha fatta a superare in finale la Serbia, ma il secondo gradino del podio resta un traguardo di prestigio. Per lui e per la Nazionale di questo Paese.

Alberto Giuliani, dopo il primo set vinto, c’è un po’ di rammarico per com’è andata a finire la gara contro i serbi? «Beh, voi mi conoscete, non mi piace mai perdere. E quindi dopo ogni sconfitta c’è sempre un po’ di rammarico».

Nel complesso avete disputato un grande torneo… «Sì, anche se con Bulgaria, Russia e Polonia abbiamo lasciato sul campo tante energie fisiche e nervose. Non è stato facile poi affrontare la finale senza il nostro secondo palleggiatore, che si è operato di appendicite all’ultimo momento. Noi puntavamo molto sul doppio cambio per sopperire a una carenza tecnica che avevamo…».

Cosa le resterà di questa esperienza? «Innanzi tutto non potrò scordare l’impegno dei ragazzi. Abbiamo lavorato insieme 4 mesi e mezzo, ci hanno messo il cuore in ogni allenamento e in ogni partita, migliorando sia individualmente sia come squadra. E questo, unito all’affetto e all’entusiasmo del pubblico per i nostri risultati, mi rimarrà scolpito per tutta la vita».

Cosa ne pensa, da tifoso, dell’Europeo azzurro? «È chiaro che tutti noi tifiamo per l’Italia… Pure io che partecipavo allo stesso campionato facevo il tifo per la nostra Nazionale, seguendo le partite degli azzurri».

E da allenatore? «Ogni tecnico conosce bene le situazioni interne al proprio gruppo, ma personalmente — e dall’esterno — posso dire che avrei fatto scelte differenti».

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI