Giulianelli: "Per la pallavolo questo dovrà essere l’anno zero. L’anno della riprogrammazione"

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Di Redazione

In questo periodo di incertezza per tutto lo sport, e quindi anche per la pallavolo, c’è bisogno di certezze e il Patron della Lube Volley, Fabio Giulianelli,  ha provato ad analizzare il futuro biancorosso intervistato da Good Morning Volley” e ripreso oggi dal Corriere Adriatico Ancona Macerata.

L’ amministratore unico e presidente onorario della società marchigiana, ha tracciato le linee guida per i biancorossi.

Come ha vissuto la chiusura della stagione del volley? «Sono amareggiato e deluso, per usare un eufemismo. Vedo una sorta di ritirata e chi si ritira ha sempre perso. C’era bisogno di portare una speranza. Non sarà a maggio, non sarà a giugno, ma ripartiremo. Sospendere un campionato è una delusione per tutti. Siamo stati incapaci di gestire una situazione che esiste. In assenza di pubblico sugli spalti ci sarebbero state più televisioni, situazioni che avrebbero fatto comunque partecipare le persone. Invece così è una cosa strozzata. Alla fine hanno vinto gli interessi del singolo».

Come immagina la pallavolo nella coesistenza con il Coronavirus? «Il prossimo anno dovrà essere l’anno zero con una forte riflessione per tutta la pallavolo. Penso a un ridimensionamento che dovrebbe riportarci a guardare i valori. Nella vita sociale il Coronavirus ci ha avvertito che si sta esagerando su tutto e anche nella pallavolo abbiamo vissuto, come Lube, di eccessi. Anno zero, quindi. Nell’ottica di stipendi, di tutto. Ripartiamo da ciò che è possibile fare, una pallavolo sana e un torneo più competitivo, anche se sono stato sempre protagonista. Facciamo un passo indietro. I direttori sportivi dovranno trovare dei giovani emergenti. Non perdiamo questa opportunità per non lasciare indietro chi non avrà la possibilità di iscriversi. Le prime sei squadre dovrebbero fare un passo indietro per aiutare tutti».

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