Foto Claudia Di Lollo

Giannetti: "L’unica scelta che potevamo prendere era quella di non scendere dal pullman"

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Di Redazione

Il Coronavirus incombe sullo sport e ferma il campionato della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Era prevista per la giornata di ieri la gara dei bianconeri in casa della Gas Sales Piacenza, ma il parquet del PalaBanca non è stato calcato dai giocatori.

La rosa del presidente Vicini ha raggiunto la città emiliana – entrata in zona rossa – nella giornata di sabato e ieri si è recata presso la struttura in attesa della partita. Nel pomeriggio di ieri la Globo è restata fuori dal palazzetto.

Il motivo è che il libero Fanuli è stato lasciato a casa con sindrome influenzale. La dirigenza volsca pare avrebbe chiesto un documento allo staff piacentino con le dovute rassicurazioni sul fatto che il malessere non fosse riconducibile al Coronavirus. Momenti concitati, i giocatori non vogliono scendere in campo. Di fronte alla mancata concessione del documento firmato sembrerebbe che patron Giannetti abbia ordinato il rientro immediato della squadra.

Alle ore 16:30 il pullman sorano è arrivato al PalaBanca, un dirigente si è recato nella struttura per ritirare il documento richiesto il quale perb non era stato prodotto. Così, in assenza delle condizioni necessarie al contenimento del rischio di diffusione del Coronavirus, il patron Giannetti non ha fatto scendere la squadra dal pullman.

Nel frattempo gli atleti e tutto lo staff viaggiante, hanno sottoscritto un documento di proprio pugno nel quale in riferimento al DPCM dell’8-03-2020, all’indisponibilità della documentazione richiesta e dunque all’assenza delle garanzie delle condizioni necessarie al contenimento del rischio di diffusione del Coronavirus, non scenderanno in campo».

«Nella scelta tra la gara e il nostro territorio ha vinto il senso civico – dichiara poi il patron Gino Giannetti a La Ciocaria Oggi -. Noi volevamo giocarla la partita e infatti ieri pomeriggio siamo arrivati a Piacenza come da usuale programma.

Ho cercato di mantenere la calma tra gli atleti comprensibilmente preoccupati per loro stessi e i propri cari, ho ascoltato pareri, cercato soluzioni e  garanzie che potessero far scendere in campo i ragazzi con la testa un po’ più libera da paure, ma quando a venire meno è stata l’ottemperanza al nuovo DPCM dell’8-03-2020 e dunque la sicurezza per l’intero nostro territorio al rientro della squadra, abbiamo convenuto che l’unica scelta che potevamo prendere era quella di non scendere dal pullman.

Certi che il rispetto del senso civico sia uno dei valori che il nostro sport veicola, restiamo a completa disposizione per il recupero della gara». 

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