Foto Instagram Francesca Bosio

Francesca Bosio: “La Challenge Cup è un sogno ad occhi aperti”

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Nella vita darci obiettivi ci nobilita, ci permette di porre limiti alle nostre infinite possibilità. Ma in fin dei conti è il raggiungimento di un risultato concreto che ci gratifica, che ci rende vincitori agli occhi nostri e degli altri. Un’ottica materialista ingigantita nella società di oggi, governata dal tutto e subito. Meccanismo che si fa ancora più cinico nella pallavolo, in cui la forma, il bel gioco, può emozionare, coinvolgere, ma non è nulla se non abbinato a un risultato: dunque, è importante il viaggio, ma conta anche dove arrivi. In questa logica, il ruolo della palleggiatrice si carica di peso e responsabilità. Fattori che pesano su qualunque giocatrice, ma non se sai di avere la stoffa per fare la differenza nei momenti che contano. Non se sei Francesca Bosio

In un’intervista esclusiva ai microfoni di Volley NEWS, l’alzatrice analizza la crescita esponenziale della Reale Mutua Fenera Chieri nelle ultime stagioni e racconta le emozioni per la Challenge Cup appena conquistata.

Foto Fenera Chieri ’76

Partiamo dal primo trionfo europeo di Chieri.

È stata un’emozione incredibile. Non ho ancora realizzato bene quello che abbiamo fatto, ma penso che per chi come me è arrivato a Chieri quattro anni fa sia veramente un sogno ad occhi aperti. Un risultato straordinario che all’inizio di questa esperienza sembrava impensabile: è la conferma che con grande impegno e tanta pazienza si possono raggiungere traguardi importanti“.

Se ripensa alla finale contro il CSM Lugoj, qual è la prima istantanea che le viene in mente?

Tra tutti i momenti che mi tornano alla mente, sceglierei sicuramente il primo set della gara in Romania: a causa della tensione non eravamo partite bene, ma ci siamo guardate in faccia e ci siamo dette di stare tranquille, non avere fretta e giocare con pazienza; sapevamo che in questo modo avremmo potuto superare le difficoltà e così è stato. Credo che questa sia una dimostrazione del livello di fiducia reciproca e consapevolezza nei nostri mezzi che ormai abbiamo raggiunto. Ovviamente è indelebile anche lo scambio decisivo, quando la palla è caduta a terra e sono iniziati i festeggiamenti: a quel punto la tensione ha lasciato spazio a tutta la nostra gioia“.

Foto Instagram Francesca Bosio

Quali sono stati i punti di forza che vi hanno permesso di dominare questa edizione della Challenge Cup?

Il fatto di conoscerci bene e giocare praticamente a memoria è stato un fattore fondamentale, che tra l’altro ha reso più semplice anche l’integrazione delle nuove arrivate. Inoltre, abbiamo acquisito una concretezza e sicurezze tali da riuscire a non perdere mai di vista il nostro obiettivo“.

Passando alle competizioni nazionali, come giudica il percorso di Chieri?

Finora il nostro percorso in campionato è stato straordinario. Forse abbiamo lasciato per strada qualche punticino di troppo, ad esempio nella partita di andata con Bergamo, ma nel complesso ci siamo sempre giocate le nostre possibilità e abbiamo espresso una pallavolo di alto livello. E anche quando non è successo siamo comunque riuscite a vincere la partita o a muovere la classifica. Questo è davvero un passo in avanti rispetto alle scorse stagioni. L’unico dispiacere è legato alla mancata qualificazione alla Final Four di Coppa Italia, ma senza dubbio il bilancio al momento è positivo“.

foto Rubin/LVF

Quest’anno – ancora più che nel recente passato – state dimostrando grande solidità e carattere, caratteristiche tipiche di chi è consapevole delle proprie qualità. Come siete riuscite a fare questo step tecnico e mentale?

Questo step è frutto di tante ore passate in palestra a lavorare sia sui punti deboli sia sui punti di forza. Una crescita non solo in termini di tecnica, ma anche di sicurezza e fiducia. Perciò, penso che non ci sia nessun segreto particolare, se non una grande costanza nel lavoro e tanta pazienza“.

Seguendo lei e le sue compagne di squadra sui social, ciò che risalta è una grande sintonia tra di voi. Possiamo dire che si è creata una grande famiglia?

Sì, sicuramente c’è un’atmosfera familiare e un clima piacevole all’interno del nostro spogliatoio. In fin dei conti, molte di noi giocano a Chieri da diverse stagioni e, quando si sta insieme per 24 ore su 24 e si condividono tante esperienze, è inevitabile che si creino legami forti dentro e fuori dal campo. Credo che per una squadra questa sia una delle fortune più grandi“.

foto Rubin/LVF

Come vede il finale di stagione? Quali sono i vostri obiettivi?

Prevedo un finale di stagione molto tosto. Ormai mancano soltanto due partite di regular season e siamo in lotta per il quarto posto. Adesso è normale avvertire un po’ di pressione, anche se noi siamo sicure delle nostre capacità e affronteremo ogni partita per vincerla. Successivamente inizieranno i Playoff e saranno un campionato a sé. Anche lì proveremo a ottenere il miglior risultato possibile, magari superando per la prima volta i quarti di finale“.

Quanto c’è di Francesca Bosio nella sua crescita delle ultime stagioni e quanto è da attribuire al sistema di gioco di Chieri?

Sicuramente il sistema di gioco di Chieri e gli insegnamenti di Giulio (Bregoli, n.d.r.) hanno avuto un ruolo determinante nella mia crescita. È stato un percorso a tappe, visto che stagione dopo stagione ho cercato di alzare sempre di più l’asticella. In particolare, nell’ultimo anno io e le mie compagne abbiamo fatto un passo in avanti per quanto riguarda la concretezza, la mentalità, la sicurezza e la consapevolezza; dunque, il miglioramento individuale è coinciso con il salto di qualità dell’intera squadra“.

Dal 2019 è nel giro della nazionale maggiore: come sono state le sue esperienze alle Universiadi, in VNL e ai Giochi del Mediterraneo?

La crescita step by step mi ha aiutato a ritagliarmi sempre più spazio in nazionale: infatti, dal ruolo di seconda palleggiatrice alle Universiadi sono passata a quello di titolare alla VNL 2021, fino alle prime apparizioni con il ‘gruppo A’ e alla vittoria dei Giochi del Mediterraneo. In generale, cerco sempre di rivedere e studiare le partite che gioco con l’Italia, un po’ perché rappresentano un bagaglio importante per la carriera, un po’ perché non sempre si ha la possibilità di prendere parte alle competizioni internazionali con il club“.

Foto Volleyball World

Quest’anno l’Italia sarà impegnata su diversi fronti. Sta già pensando alla prossima estate azzurra?

Certo, anche se ad essere sincera finora non c’è stato tanto tempo per pensare a quello che non fosse legato agli impegni di Chieri. Non so cosa mi riserverà l’estate azzurra, ma spero di riuscire a ritagliarmi ancora il mio spazio: come sempre, sarebbe un grande onore ricevere la chiamata della nazionale“.

Quali sono i suoi obiettivi per il prosieguo della carriera?

Ogni anno vorrei continuare ad aggiungere nuovi tasselli alla mia crescita come giocatrice e come persona, diventando la miglior versione di me sotto ogni punto di vista. Non mi pongo grandi limiti, quindi stiamo a vedere dove mi porterà la costanza nel lavoro“.

di Alessandro Garotta

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