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Folie: “Lascio Conegliano dopo sei anni, ma resta una missione, conquistare la Champions”

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Di Redazione

“Sono arrivata qui sei anni fa con due obiettivi: trovare una ‘casa’ dove stare per diverse stagioni e alzare una coppa, cosa che non avevo ancora fatto. E direi che sono riuscita a fare entrambe le cose” racconta Raphaela Folie in una bella intervista tutto cuore rilasciata al collega Matteo Valente per il Corriere del Veneto. E altro che ‘una’ coppa, viene da dire, contando cosa ha contribuito a mettere in bacheca la centrale azzurra dell’Imoco dal suo arrivo ad oggi, ovvero 4 scudetti (compreso quest’ultimo), 4 Coppa Italia, 5 Supercoppa Italiana, 1 Mondiale per Club e 1 Champions League, per un totale di 15 titoli e una media esatta di 2,5 a stagione.

Ma ne manca ancora uno, la Champions che Conegliano, da detentrice, si giocherà ancora una volta contro le turche del VakifBank. “Non vediamo l’ora di giocare questa partita – prosegue Folie -. Qui a Conegliano questa coppa ha un valore speciale, l’abbiamo inseguita per diverse stagioni e l’anno scorso siamo riusciti iti ad alzarla. Giocarla questa volta con il pubblico sarà una cosa meravigliosa. Non vogliamo assolutamente lasciarla nelle mani del VakifBank”.

Foto LVF/Rubin

Ancora un’ultima fatica dunque, poi Folie, come ammesso da lei stessa, lascerà la sua ‘casa’ per trovarne un’altra che ha visitato per ben due volte nel giro di una settimana proprio in queste finali scudetto. Manca ancora l’ufficialità, ma sembra ormai chiaro che sarà infatti Monza la sua prossima destinazione. Squadra contro cui Folie, da grande professionista qual è, non si è di certo risparmiata sfoderando prestazioni da MVP e colpi ‘fatali’, come l’ultimo muro che è valso il 15esimo punto del tie-break di Gara4 all’Arena. “Non era così scontato che vincessimo noi il tricolore – commenta -. Abbiamo giocato tre tie-break in quattro partite, una cosa durissima a livello fisico. Però vincere così è ancora più bello. A Conegliano resterà sempre un pezzo del mio cuore perché abbiamo fatto qualcosa di speciale e unico”.

(fonte: Il Corriere del Veneto)

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