Elitsa Vasileva e l’esordio con la maglia di Novara: “La squadra ha giocato una gran partita ma dobbiamo trovare continuità”

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Di Redazione

Esordio con i fiocchi per la schiacciatrice bulgara Elitsa Vasileva con la maglia dell’Igor Gorgonzola Novara nella prima giornata di campionato contro Cuneo. La giocatrice, intervistata da “La Stampa Novara“, si dice soddisfatta della squadra e dell’intesa con la palleggiatrice a stelle e strisce Hancock.

Il campionato italiano ha riacquistato il talento cristallino di Elitsa Vasileva, la nazionale bulgara di 29 anni, che a Cuneo nel debutto in Al è stata determinante. Diciannove punti, una presenza costante in attacco e il premio come Mvp del match vinto dalle azzurre 3-1. «Ringrazio ma troppi complimenti non vanno bene – sorride Elitsa – l’importante non è l’individualità ma che abbia vinto la squadra e di questo sono felice».

Tutto qui? «Non è tutto qui, la squadra ha giocato una gran partita – commenta Vasileva – e abbiamo meritato di portarci a casa i tre punti. Le maggiori difficoltà nel primo set, siamo partite un po’ contratte, era la prima partita ufficiale per una squadra che ha cambiato tanto».

Poi però la Igor ha innestato la quarta ed è sembrata davvero incontenibile, a tratti. «Sì, a tratti, appunto. Il discorso è che dobbiamo trovare continuità e ci arriveremo. Ancora non abbiamo fatto vedere il nostro vero potenziale. E mancano ancora giocatoci importanti, Brakocevic e Courtney. Stiamo lavorando sodo con coach Barbolini, lui è un tecnico che infonde sicurezza e soprattutto tranquillità. E fidatevi che giocare senza pressione addosso è la più bella cosa che possa esserci per una atleta professionista, si rende il doppio».

Come è andata con Micha Hancock, la nuova alzatrice? «Molto bene – risponde il martello bulgaro – mi piace la sua palla, e poi è una ragazza intelligente. Anche se stiamo giocando con lei da poco tempo dimostra grande maturità ed esperienza. Cuneo? Ottima squadra, in casa sarà difficile per chiunque fare bottino pieno».

Da oggi si torna al lavoro, Brescia nel mirino… «Da domani, prego – obietta ridendo Elitsa – Massimo ci ha regalato un altro giorno di vacanza. Ed è stata una bellissima sorpresa, un po’ di riposo dopo un periodo molto impegnativo non guasta».

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.