Due ventenni svedesi sul tetto europeo del beach volley

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Di Redazione

Dopo aver avuto ragione dei campioni olimpici in semifinale, i norvegesi Mol e Sorum, in quella che è stata probabilmente la partita più appassionante, combattuta ed equilibrata dell’intero Campionato Europeo, finita 2-1 (21-16, 21-23, 15-13) gli svedesi Ahman-Hellvig campioni europei Under 22 in carica hanno avuto strapazzato in due set i cechi Perusic-Schweiner. Vittoria 2-0, senza sconti 21-16 e 21-15 e oro continentale.

Un vero spettacolo quello offerto dai giovanissimi David Ahman e Jonatan Hellvig, entrambi classe 2001 (Ahman farà i 21 a dicembre ed Hellvig a ottobre). Un metro e 89 il primo, 192 centimetri il secondo hanno fatto vedere atletismo e tecnica per una serie di colpi spettacolari che hanno incantato l’arena della suggestiva Königsplatz di Monaco, subito schierata con i due biondi, pure giovani e belli. Azioni chiuse in due colpi, difese di istinto con le nocche di Hellvig, ace di Ahman.

A fare le spese di questa coppia, pur con una strenua difesa fino al tie-break erano stati anche gli italiani Paolo Nicolai e Samuele Cottafava agli ottavi di finale.

Ci si aspettava forse qualcosa di più nella finale da parte dei più esperti Perusic e Schweiner entrambi 28enni. Il primo set è in pratica senza storia. Un mani out di Ahman e un muro di Hellvig su Schweiner e la Svezia chiude il primo parziale in poco più di 20 minuti di gioco: 21-16. Prova a scappare ancora la Svezia nel secondo (5-1) ma, Schweiner a muro torna sul 5-3. E’ un fuoco di paglia. Difese pazzesche di Ahman-Hellvig e si vola sul 9-3. Sono affiatati e forti. Esattamente due anni fa del resto erano stati i primi svedesi a vincere un oro nella storia del World Tour maschile e femminile. A Montpellier, torneo 1 Stella,

Tornando alla cronaca del secondo parziale, un attacco potente in diagonale di Hellvig fa il 16-9. Il 17 è un chiodo nei quattro metri di Ahman, sempre il n.1 della Svevia fa il 18, ma spreca poi il rigore successivo. L’oro è a un passo ed è normale un calo di tensione, con la coppia della Repubblica Ceca che rosicchia punti fino al 18-13. Scontri sopra la rete e difese incredibili per lo spettacolare 19-11 svedese. E’ un monologo dei due ventenni. Serve però un altro cambio prima della chiusura di Ahman in diagonale 21-15.

Nella finale per il bronzo i norvegesi Mol-Sorum avevano piegato 2-0 i polacchi Bryl-Losiak (21-16, 17-21). Da segnalare che il match è stato arbitrato dall’italiano Giuseppe Curto con il transalpino Vincent Roche.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI