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“Donna Chiama Donna”: Vicenza contro la violenza di genere (e non solo)

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Di Redazione

Prosegue il binomio tra Anthea Vicenza Volley e le iniziative per il sociale, con la società biancorossa in prima linea non solo in campo pallavolistico ma anche a sostegno delle realtà del territorio per veicolare insieme messaggi importanti. Dopo la bella esperienza di domenica scorsa con l’AISM, il sodalizio del presidente Andrea Ostuzzi raddoppia in occasione del recupero di mercoledì 23 febbraio alle 18.30 al palazzetto dello sport di Vicenza contro il Club Italia Crai. Questo match sarà dedicato a “Donna Chiama Donna“, centro di ascolto e di orientamento per donne in difficoltà. I volontari raccoglieranno le donazioni del pubblico e Vicenza Volley donerà il 10% dell’incasso della partita.

Donna Chiama Donna è una realtà nata nel 1989 da un’esigenza del sindacato che riceveva dalle donne richieste che esulavano dai problemi lavorativi. Nel 1994, è diventata un’associazione di donne apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro. Dal 2000 è referente del numero verde nazionale 1522 del Ministero per le Pari Opportunità contro la violenza alle donne per la provincia di Vicenza. Dal 2011, inoltre, è referente della rete regionale “Sportello QuiDonna” e dall’anno successivo gestisce il CeAV (centro antiviolenza di Vicenza), che nel 2021 ha seguito 246 donne (206 a Vicenza e 40 ad Arzignano), mentre nel 2022 sono già 120 le donne prese in carico. L’associazione è costituita attualmente da una trentina di volontarie che operano per sostenere e valorizzare le donne attraverso l’accoglienza, l’ascolto e l’orientamento.

“Donna Chiama Donna” si rivolge alle donne che hanno bisogno di essere ascoltate, sostenute e informate, che vogliono prendere consapevolezza dei propri diritti e delle proprie risorse, che hanno bisogno di fare chiarezza nelle piccole o grande problematiche che possono sorgere in ambito familiare, personale, lavorativo e sociale, alle donne che nelle loro relazioni interpersonali di coppia, in famiglia, nel lavoro o in altri contesti vivono o hanno vissuto situazioni di sopraffazione, violenza e stalking e alle donne che vogliono informazioni su iniziative, enti, progetti di genere sul territorio per attivarsi autonomamente sfruttando la rete di servizi pubblici e privati.

È la prima iniziativa – spiega Chiara Gechelin, psicologa e volontaria dell’associazione – che realizziamo con Vicenza Volley; nell’occasione entriamo a contatto con il mondo delle donne giovani ed è un’occasione per sensibilizzare sulla violenza di genere. Il processo di sensibilizzazione riguarda anche gli uomini e il pubblico eterogeneo della partita aiuta in questa direzione. Per noi è un’occasione per far rete con il mondo dello sport“.

(fonte: Comunicato stampa)

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