Foto Tauron Liga

Diouf risponde a Egonu: “Il razzismo non si combatte con la polemica”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Di Redazione

Sono state avversarie in campo la scorsa settimana, nel Play Off di Champions League vinti dal VakifBank Istanbul ai danni dell’LKS Commercecon Lodz. Ma il “duello” tra Valentina Diouf e Paola Egonu prosegue anche sulle pagine dei giornali, attraverso un’intervista rilasciata dall’ex azzurra a Eleonora Cozzari sulle pagine de “Il Foglio“. Diouf, infatti, dice la sua sulle esternazioni di Egonu nelle interviste più recenti e al Festival di Sanremo, e non nasconde il suo giudizio critico: “Perché dà ai suoi detrattori tutti i motivi possibili per essere strumentalizzata, proprio glieli serve su un piatto d’argento. Il razzismo non si combatte con il vittimismo, con la polemica costante. Così la gente la indispettisci, anche quelli che per indole e pensiero sono dalla tua parte“.

È l’atteggiamento di Paola – continua l’opposta dell’LKS, una delle prime pallavoliste a denunciare episodi di razzismo sui media – che non condivido. Io e lei siamo delle privilegiate, abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce e dobbiamo essere realmente da esempio. Il segreto è insinuare il tarlo nelle persone che non la pensano come te, non farsi compatire“.

Nell’occasione, però, Diouf svela anche altri lati oscuri del mondo “dorato” del volley: “Ci sono atlete che, dalle proprie compagne di squadra, sono state minacciate di vedersi togliere i soldi dei compensi. Oppure veri e propri episodi di bullismo, dispetti reiterati, allenatori che intonano canzoni razziste o che cadono in atteggiamenti molesti, squadre che rescindono il contratto dopo un infortunio costringendo il giocatore a provvedere privatamente all’operazione e alla riabilitazione, e giocatrici che dopo la maternità non riescono a farsi pagare dignitosamente“.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI