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Di Pinto: “Fatte tre stagioni incredibili, ora mi toccherà mantenere la… promessa-salvezza” (VIDEO)

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Di Giuliano Bindoni

La Gioiella Prisma Taranto compie un altro miracolo: il prossimo anno giocherà ancora in Superlega per la gioia sua, della città e di tutta la Puglia che mantiene una piazza importante nel massimo campionato maschile, il più bello del mondo. Un miracolo che non può non essere accostato ancora una volta al suo artefice numero uno, il “Mago di Turi” Vincenzo Di Pinto.

Partita strana quella giocata dai suoi a Milano contro l’Allianz, condizionata, come umano che fosse, dalla tensione legata alla lotta salvezza combattuta con Siena a distanza, seppure la distanza “fisica” in questa ultima giornata di campionato fosse di appena 17 chilometri. Quelli che dividono in linea d’aria l’Allianz Cloud dall’Arena di Monza. Finito il suo match, tutta la squadra rossoblu si stretta in panchina ad attendere il risultato della Emma Villav Aubay: una attesa di pochi ma interminabili minuti, poi finalmente il grido di liberazione dei giocatori e dai tifosi presenti a Milano per sostenerli.

Abbiamo voluto immortalare gli attimi successivi prima di chiamare al nostro microfono coach Di Pinto per chiedergli le emozioni del momento: “L’avevamo detto che sarebbe stata un’annata durissima e così è stato. Adesso (sorride esausto) non ho energie per dire molto”. Poi, incalzato, aggiunge: “Bisogna ringraziare i ragazzi. Ci siamo salvato con una squadra giovanissima. Questa è una società, una squadra, che ha voglia di lottare, di essere guerrieri e di essere competenti, perché questi sono traguardi che si raggiungono solo con una grande competenza. Merito anche mio? No, io sono felice per la società e il mio staff perché – ribadisce – è stata un’annata difficilissima. Li ringrazio perché, avendo io anche un ruolo da manager, hanno dovuto anche sopportarmi in tante cose, però devo dire che questi sono tre anni strepitosi. Arrivare senza avere tante velleità e fare tre grandi annate non è da tutti”.

Poi gli ricordiamo che alle Final Four di Coppa Italia, dove l’avevamo intercettato tra il pubblico, ci aveva promesso che in caso di salvezza sarebbe stato disposto, insieme a tutta la squadra, a passare a nuoto sotto il celebre Ponte Girevole di Taranto. Dopo una lunga risata, ammette di avere una bronchite: “Mi avete beccato nel momento giusto per fare questa cosa. Vedremo se ci daranno l’autorizzazione a farlo”. Ogni promessa è debito, siamo sicuri che il sindaco della città dei due mari, Rinaldo Melucci, non vorrà negare a Di Pinto e ai suoi giocatori questo “bagno di gloria”.

È stato un anno difficile sotto tanti punti di vista – commenta Marco Falaschiabbiamo comunque dato tutto quello che avevamo e abbiamo sempre espresso un gioco di alto livello, abbiamo fatto fatica a trovare l’amalgama ma siamo ancora qui, un gruppo giovane passato da tante battaglie ed esperienze. La vera chiave è stata facendo i conti alla fine, lo scontro diretto con Siena, insieme alla Puglia che ci ha sostenuto fino alla fine, una vera battaglia insieme e un punto di partenza da cui continuare a costruire. Sono emozioni forti, lo dico sinceramente grazie a tutti i tifosi sono stati encomiabili“.

Grande soddisfazione anche per il presidente Tonio Bongiovanni: “Sono contento per tutte le persone che si sono sacrificate tutto l’anno per vedere questa città ancora nei palcoscenici mondiali del volley, persone che respirano il nostro vivere umile e semplice che fanno sport con il cuore, per tutti i campioni che scendono in campo ogni domenica, e che nonostante tutto sono riusciti a raggiungere l’obiettivo anche senza due di loro, che sono rimasti infortunati lungo il cammino.

Soprattutto ringrazio il Volley con la V maiuscola, lo Sport sano e vero che ha dimostrato anche il pubblico di Milano che ha aspettato insieme ai ragazzi il verdetto dell’altra partita che si stava disputando ed è scoppiato insieme ai nostri tifosi accorsi in un boato assordante di applausi al verdetto che ci vedeva ancora una volta salvi in Superlega. Ringrazio tutti voi per questa stagione difficile che si conclude nel migliore dei modi, Taranto è di chi la sa amare, un porto accogliente che si prende cura dei sogni della gente e delle persone vere“.

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