Davide Luigi Russo Padova

Davide Russo approda a Padova: “Per me occasione unica”

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Davide Luigi Russo, 22 anni, si aggiunge al roster di coach Cuttini per la prossima stagione. Il libero salentino è reduce da una stagione a Porto Viro in A2, mentre nel 21/22 è stato a Vibo Valentia e prima ancora a Lagonegro. “Per me è un’occasione unica, sono felicissimo di essere a Padova!”.

Incontenibile la sua gioia al momento della chiamata della società bianconera: “Il fatto di essere qui mi riempie di gioia, ho vissuto alcuni momenti non semplici negli ultimi anni e ora giocherò la SuperLega. Per me è un sogno che si avvera, un treno che non potevo perdere”.

So che non inizierò da titolare – continua Davide Russo – “ma il mio obiettivo non è fare la comparsa. Sono grato alla società per l’opportunità, ma cercherò di sfruttare al massimo le mie carte e mettermi in mostra. Quando sono in campo sento che non far cadere un pallone sul 14-14 al tie break significa ricevere una scarica di energia che mi ripaga di ogni cosa. Sono sicuro di andare in un ambiente stimolante e che mi farà crescere, mi parlano di “famiglia allargata” e mi auguro sarà proprio quella che troverò”.

Il progetto Pallavolo Padova credo sia perfetto in questo momento della mia carriera, ho la giusta carica per iniziare questo viaggio e entrare a far parte dell’Olimpo del volley. In più sto lavorando anche ad un progetto extra campo, sto scrivendo un libro che ripercorre alcune tappe della mia vita. La copertina è quasi pronta, ma ci sono ancora delle pagine da scrivere e nuove avventure da raccontare”.

Fino al 21 luglio sarà attiva la prelazione per coloro che vogliono confermare il proprio posto alla Kioene Arena. Per tutte le informazioni visitare la sezione dedicata del sito ufficiale di Pallavolo Padova.

(Fonte: comunicato stampa Pallavolo Padova)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.