Daniele Bagnoli: “Modena può rialzarsi grazie alla magia del PalaPanini. I playoff sono un’altra storia”

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Di Redazione

È uno degli allenatori più vincenti della storia della pallavolo italiana e da poco è tornano nel Bel Paese sulla panchina di Vibo Valentia. Daniele Bagnoli, nell’intervista rilasciata al giornalista Alessandro Trebbi de “Il Resto del Carlino Modena“, ricorda il KO della sua Modena con Trento, simile a quello dell’Azimut contro Civitanova.

In gialloblù ha vinto tantissimo: due scudetti, tre Coppa Italia, due Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe, giusto per citare i trofei più importanti che lo hanno lanciato nell’olimpo del volley mondiale, primatista di scudetti con Anderlini e tecnico ricercatissimo anche all’estero negli ultimi anni. Ma oltre a tanti record lusinghieri, appartiene a Daniele Bagnoli anche il primato della partita persa con lo scarto maggiore della storia modenese. Quella gara 1 di semifinale scudetto con Trento tornata alla memoria dopo la batosta di Zaytsev e compagni a Civitanova: un 3-0 fuori casa con parziali persi a 15, 14 e 18, preludio però a una delle serie più epiche che i tifosi ricordino.

«Rammento benissimo quella partita – commenta il tecnico mantovano, appena sedutosi sulla panchina della Tonno Callipo Vibo Valentia prossima avversaria dell’Azimut Leo Shoes – sembravamo impotenti di fronte alla corazzata capitanata da Kaziyski e Juantorena».

Tre giorni dopo pero vinceste voi, con scarto quasi identico e l’ultimo set terminato 25-8? «Sì, fu un’impresa. Ma si può fare, nulla è scontato nel nostro sport».

Così anche la Modena di oggi, può rialzarsi dalla sberla di Civitanova? «Può farlo come noi, appoggiandosi alla magia del PalaPanini. A Modena, dove torno sempre più che volentieri, tutto può succedere. Pero c’era una differenza, allora».

Ovvero? «Era una partita di play off. In questo concordo con Velasco, i play off sono un’altra storia, non c’entra nulla la classifica con cui ci sei arrivato, conta solo in che condizione sei partita dopo partita».

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