Foto: Lega Volley Maschile

Da Re: “L’ A3? È un progetto che ci piacerebbe portare avanti”

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Di Redazione

Tra le varie questioni che stanno tenendo banco in queste settimane nel nostro mondo, c’è anche quella di come proseguire con tutti i progetti che non riguardano solo il massimo campionato.

Ed in casa Trentino Volley si sta ragionando su come riprendere anche l’attività che è da sempre fiore all’occhiello, ossia quella giovanile e quella del campionato di serie A3, affrontato nella stagione scorsa per la prima volta dalla società di via Trener e con una squadra giovanissima fatta di interazione e collaborazione con l’Università di Trento.

«Cosa faremo con la A3 ancora non lo sappiamo, dobbiamo trovarci con Francesco Conci e Riccardo Michieletto e valutare nel complesso tutta la stagione», commenta Bruno Da Re a L’Adige, general manager della Trentino Volley.

Ma sul piatto ci potrebbe essere, quindi, anche la possibilità di non disputare la A3? Optando magari per una più tranquilla e meno costosa serie B? «Ora non si possono fare ipotesi, certo quello della A3 è un progetto che abbiamo cominciato, anche insieme all’Università di Trento, e mi piacerebbe portarlo avanti. Bisogna ora capire in che modo e con quali giocatori. L’idea in sé è di continuare a giocare in serie A3, riprovare questa esperienza che quest’anno non siamo nemmeno purtroppo riusciti a portare fino in fondo. È un progetto che ci piacerebbe portare avanti».

Anche perché, in sé, non disputare più l’ A3 vorrebbe dire risparmiare qualche “eurino”, ma non certo cifre che possano cambiare radicalmente un bilancio. Quello che sarà certo è che, comunque, la squadra punta di diamante di tutto il florido settore giovanile della Trentino Volley nella prossima stagione sarà abbastanza diversa rispetto a quella che aveva concluso questa annata nella terza categoria nazionale. Questo perché alcuni ragazzi potrebbero essere mandati in prestito a farsi ulteriormente le ossa in squadre di categoria superiore, mentre Alessandro Michieletto sarà aggregato alla prima squadra. Dove rivestirà il ruolo di prima alternativa alla coppia titolare composta da Lucarelli e Kooy.

«L’idea di portare avanti questo progetto ci fa tanta voglia. Chiaro che dovremo cercare, come tutti, di contenere i costi nel limite del possibile, ma alcune spese importanti a livello di attrezzatura, come ad esempio il video—check, le abbiamo già sostenute un anno fa. Poi credo che anche l’Università, con la quale c’è alla base un progetto triennale, voglia continuare questo progetto».

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