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Coppa Italia, l’arbitro Santi ha donato alla sua città il pallone della finale

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Di Redazione

La scorsa domenica si è disputata, a Rimini, la finale che ha visto l’Imoco Volley riconfermarsi campionessa e alzare al cielo la Coppa Italia. Ad arbitrare il match contro Novara, Simone Santi, originario di Città di Castello.

Ed è proprio alla sua città che Santi ha voluto donare il pallone utilizzato durante la finalissima, consegnandolo nelle mani del sindaco Luciano Bacchetta, come riporta La Nazione Umbria.

Il fischietto tifernate, che ha diretto, tra le altre cose, 3 campionati del mondo, 1 Olimpiade (Londra 2012), centinaia di altre gare internazionali nonché ben 17 finali scudetto e 6 finali di Coppa Italia, ha voluto omaggiare la sua città, che porta con sé in ogni parte del mondo, in questo difficile periodo dato dalla pandemia in corso:

“Sentire il nome della mia città è un emozione fortissima che mi ripaga dei tanti sacrifici e impegno. Oggi con questo pallone, simbolo di agonismo, lealtà sportiva e rispetto dell’avversario vogliamo cogliere l’occasione per ricordare tutte le vittime del Covid ed in particolare gli sportivi che a vari livelli professionistici e non sono stati stroncati dalla pandemia”.

Il sindaco Bacchetta e l’assessore allo sport Massimo Massetti, hanno omaggiato Santi di una copia del volume “Prima e dopo Raffaello, Città di Castello e il Rinascimento”:

“Nel suo girovagare per il mondo e in Italia Simone Santi veicola ormai da decenni l’immagine della nostra città, accostando lo sport alle eccellenze di cui disponiamo”.

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