Coppa di Turchia: chiusa la prima fase. Eczacibasi e THY a punteggio pieno

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Di Redazione

Con la conclusione della fase a gironi è stato definito il quadro dei quarti di finale della Coppa di Turchia: a VakifBank e Fenerbahce, già ammesse di diritto, si aggiungono altre 6 squadre. Il primo turno è terminato con poche sorprese: il girone più equilibrato ha visto prevalere il Galatasaray nonostante la sconfitta subita all’esordio (2-3) contro il Nilufer, che è poi rimasto fuori dai quarti per mano del Sariyer (3-1 nella sfida decisiva, con 22 punti di Drewniok e 20 della thailandese Chatchu-On Moksri). A bocca asciutta il PTT, eliminato senza neppure un punto all’attivo.

Il girone A è stato dominato dall’Eczacibasi Dynavit Istanbul, che ha lasciato per strada solo un set; ancora senza Boskovic, la squadra di Akbas ha però recuperato Samanta Fabris oltre a Ognjenovic e Voronkova. L’altra squadra qualificata è il Kuzeyboru, che ha prevalso per 3-2 sul Mert Grup Sigorta nel match chiave per il passaggio del turno. Eliminato anche il Cukurova, ancora privo di Lucia Bosetti. Nel girone B, infine, netta la supremazia del THY di Marcello Abbondanza, che con la diagonale NazVan Ryk in gran forma ha dominato anche la sfida più difficile, quella con l’Aydin BBSK. La squadra di Nicoletti e Loda passa comunque il turno a scapito del Bolu e dell’Ilbank Ankara.

Il campionato turco prenderà il via martedì 1° novembre, ma prima è in programma il grande appuntamento con la Supercoppa di Turchia: la sfida tra VakifBank e Fenerbahce, che vedrà per la prima volta in campo con la maglia giallonera anche Paola Egonu, si giocherà sabato 29 ottobre alle 14 italiane.

(fonte: TVF)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.