Conegliano, conto alla rovescia per la SuperFinal. Sylla: “Abbiamo voglia di riscatto”

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Di Redazione

Quest’anno cammino imbattuto in Champions per le Pantere che hanno vinto le ultime 17 partite giocate nella competizione, ultima sconfitta nella SuperFinal del 2019 a Berlino. L’A.Carraro Imoco è alla sua terza finale di Champions dopo il 2017 (sconfitta 3-0 con il Vakifbank al Palaverde) e 2019 (a Berlino 1-3 con Novara). Nel 2018 arrivò il bronzo, con sconfitta in semifinale a Bucarest (2-3) ancora con il Vakif. In totale le Pantere cavalcano una striscia vincente di 63 partite, ultima sconfitta il 12 dicembre 2019 a Perugia.

PRECEDENTI 2 vittorie per le turche (vedi sopra), 1 vittoria per l’A.Carraro Imoco per 3-2 con la fantastica rimonta nella semifinale del Mondiale per Club in Cina nel dicembre 2019 (3-2).

EX Kim Hill ha giocato con il Vakifbank dal 2015 al 2017, Robin De Kruijf dal 2014 al 2016.

LA TRASFERTA
Le Pantere partiranno al gran completo per Verona mercoledì dopo l’allenamento pomeridiano al Palaverde e arriveranno in serata. Giovedì (13.00-14.30) e venerdì (13.30-15.00) saranno dedicati all’allenamento sul campo di gara e alle attività social/media dei canali della CEV (è attivo il sito dedicato www.championsleague.cev.eu). Sabato la rifinitura (9.30-10.30), partita in programma alle 17.00.

IL PROGRAMMA: Sabato 1 maggio ore 17.00 – PalaOlimpia Verona – Antonio Carraro Imoco Conegliano-Vakifbank Istanbul (arbitri Michlic -Pol e Dobrev – Bul)Alle 20.30 la SuperFinal maschile tra Itas Trento e Kedzierzyn Kozle (Pol).

DIRETTA TV

La copertura televisiva in Italia sarà massima per le Super Finals che saranno trasmesse in diretta da RAI 2, Rai Sport HD e da SKY Sport Uno sul canale 201. Su Sky il salotto pre e post partita sarà in onda su Sky Sport Arena (204) e Sky Sport 24 (200) I collegamenti di Sky e Rai inizieranno nel pomeriggio con ampi approfondimenti prima e dopo la trasmissione in diretta delle partite. Diretta anche in streaming (a pagamento) su Eurovolley.tv e su Facebook (non per l’Italia) acquistando il biglietto virtuale. Grande copertura planetaria dell’evento con 31 paesi collegati in diretta in tutto il Mondo.

Interviste e clip video giornaliere sui social (facebook, instagram, tik tok, twitter) di Imoco Volley.

Miriam Sylla, alla sua seconda Superfinal di Champions League dopo quella del 2019 a Berlino. Come vi state avvicinando alla finale di Verona? “La situazione nella squadra è di grande carica generale, con tanta voglia di fare bene, ci aspettiamo una finale combattuta e abbiamo voglia di riscatto perchè da due anni pensiamo a questo momento ed ora è arrivato. E’ la mia seconda finale di Champions per fortuna, non vedo l’ora che arrivi sabato per giocarla e così le mie compagne. Come squadra ci siamo guadagnati questa seconda occasione, stavolta contro il Vakif che è un’avversaria diverso da quello di 2 anni fa, ma anche con loro ci ricordiamo bene la battaglia del Mondiale. Le turche sono una bella corazzata, ci vorrà la migliore Imoco e mi auguro che saremo in grado di trovare la chiave per portarci a casa questa tanto desiderata champions, il trofeo che ci manca. Personalmente mi aspetto tanto, nel senso di essere presente con la mente e con il fisico, tutto il lavoro fatto in questi anni spero si veda in campo. So che nonostante la distanza i nostri tifosi ci seguiranno con la consueta passione, tutti i tifosi della pallavolo potranno godersi tanto spettacolo e un vero e proprio “scontro tra “titani”.

Kim Hill, ex proprio del Vakif, ha giocato quattro finali di Champions, è l’unica nella squadra gialloblù con Paola Egonu ad avere già vinto la Champions, curiosamente proprio contro l’Imoco (Kim con i colori del Vakif nel 2017 al Palaverde, Paola nel 2019 a Berlino con la maglia di Novara). Kim Hill raggiungerà a Verona la partita n°156 nelle sue 4 stagioni in gialloblù, 4° nella storia dell’Imoco per numero di presenze dietro a De Gennaro, De Kruijf e Wolosz. Ki Hill è prima nella storia dell’Imoco Volley per punti realizzati con 1827, davanti a De Kruijf (1782), Nikolova (1648) ed Egonu (1397). “Per la partita contro il Vakif sarà importante che tutti e 14 le componenti della squadra siano pronte a dare il massimo. Siamo una squadra forte e l’abbiamo dimostrato in questi anni arrivando sempre in fondo alla Champions, stavolta siamo fortunate ad avere con noi una fuoriclasse come Paola Egonu, ma sappiamo anche il Vakifbank è una squadra fortissima e per batterle non basterà una sola giocatrice, avremo bisogno del contributo di tutte per vincere questa partita. E’ stata una lunga stagione, molto dura, ma da quasi due anni aspettiamo questa finale e adesso ci sentiamo pronte, in buona forma e dopo le finali scudetto ci stiamo preparando per arrivare al meglio il 1 ° maggio. Ho giocato qualche anno con il Vakif e sarà interessante giocare questa finale da ex, ovviamente conosco personalmente molte giocatrici e lo staff, sarà ancora più stimolante avere davanti la mia ex squadra in questa Superfinal. Penso proprio che sarà una bella sfida e una partita divertente e spettacolare, ci ricordiamo la grande battaglia nella semifinale del Mondiale e mi aspetto un’altra sfida di quel genere.La mia carriera? Sono ancora indecisa su molte cose riguardo la mia carriera e spero di prendermi un po ‘di tempo per riposarmi e riprendermi dopo questa stagione che concluderò con le Olimpiadi. Quindi di sicuro quest’ultima partita sarà particolarmente emozionante per me. Anche perché non siamo riuscite a portare a termine la scorsa stagione, quindi l’entusiasmo per questa finale si è accumulato da molto tempo. Mi piacerebbe davvero portare a casa questa medaglia d’oro per la società e per i fantastici tifosi di Conegliano.”

(Fonte: comunicato stampa)

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Fedrizzi torna da Dubai con l’Emirates Cup: “Una realtà profondamente diversa dalla nostra”

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Un autentico pilastro della squadra ma anche e soprattutto un idolo dei tifosi della Yuasa Battery Grottazzolina che ha vissuto una splendida esperienza di vita a Dubai, subito dopo la fine della stagione regolare. Parliamo di Michele Fedrizzi, schiacciatore e leader della Yuasa che nella post season ha giocato insieme ai propri compagni il Torneo Internazionale di Dubai, anche per preparare i playoff per il quinto posto.

Proprio l’esperienza del Torneo di Dubai (chiusa con il secondo posto dietro la Dynamo Mosca) è stata galeotta perché proprio Fedrizzi è stato contattato, tramite il suo agente, per disputare l’ultima parte di stagione con la maglia dell’Al Nasr di Dubai, nel campionato degli Emirati Arabi Uniti. Otto squadre al via per un livello di volley che la Yuasa ha incrociato in occasione del torneo. Insomma un’avventura che ha visto la luce proprio in quei giorni, unico italiano in quel campionato dove però la componente straniera (atleti europei e soprattutto brasiliani) è molto numerosa anche se il livello non è assolutamente paragonabile a quello italiano. 

“Siamo tornati da Dubai venerdì 22 marzo insieme alla squadra – racconta Fedrizzi – ma in realtà io sono ripartito il lunedì successivo, giusto il tempo di preparare il tutto anche dal punto di vista burocratico. Una realtà certo profondamente diversa dalla nostra e in cui è necessario adattarsi giustamente nel loro modo di vivere e intendere lo sport”.

Il ritorno in Italia avvenuto nelle ultime ore, dopo due mesi ma ben tre competizioni disputate di cui una vinta. “Prima abbiamo disputato i playoff: in finale siamo stati battuti per 2-0. In quella fase la società ha optato per il cambio di allenatore e non è stato semplice adeguarsi per preparare l’imminente Supercoppa, un torneo che infatti è andato male. Poi però ci siamo rifatti con l’Emirates Cup, la seconda competizione più importante dopo i playoff: qui ho potuto alzare il trofeo. E la squadra per l’occasione è stata ricevuta nel Palazzo presidenziale il sabato successivo alla vittoria, peccato io fossi ripartito 24 ore prima e non sia riuscito a vivere quell’esperienza da favola”

Dicevamo un mondo diverso in tutti i sensi in cui occorre adattarsi rapidamente. “Solo Dubai ha quattro squadre, tutte con propri centri sportivi. Tante gare si giocano in campo neutro e in generale la presenza dei tifosi era ridotta. Di certo qui siamo abituati diversamente. La tv locale, la stessa che ha trasmesso le gare del Torneo giocato con la Yuasa, ha trasmessio tutte le fasi finali”

Il racconto degli allenamenti: “Una seduta atletico-tecnica al giorno seguendo anche le loro tradizioni: durante il Ramadam ci si allenava anche in tarda serata, aspettavano il tramonto per permettere loro di non essere digiuni nello scendere in campo. Personalmente oltre all’allenamento tecnico con la squadra, al mattino andavo in palestra per tenere la condizione fisica. Dovevo soprattutto farmi trovare pronto per la Superlega e la Yuasa, anche evitando situazioni eventuali legate ad infortuni”

Ma poi si vivono queste esperienze sia in campo e nello sport ma anche fuori, dove ti trovi a vivere un ambiente e un mondo profondamente differente. “Ho vissuto quasi due mesi in maniera professionale in campo, ma poi ho avuto anche modo di fare il turista perché l’occasione era indubbiamente imperdibile nonostante un caldo incredibile, stabilmente sopra i quaranta gradi. Guai ad uscire nelle ore calde della giornata anche se poi Dubai è bellissima e c’è tutto quello che si può pensare o sognare. Tornare in futuro? Difficile pensare di andare a giocarci stagione intere, sarebbe poi difficile riprendere il ritmo europeo e italiano. Ma una parentesi di qualche settimana o qualche mese merita di essere fatta per quello che lascia anche dal punto di vista umano”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)