Conad Reggio Emilia

Conad Reggio, patron Santini: “Guardiamo avanti, senza mai accontentarci”

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Di Redazione

Forti del sesto posto al termine della Regular Season, la Conad Reggio Emilia inizierà il cammino nei Play Off Promozione saltando il primo turno e ed entrando in campo direttamente i Quarti di Finale. A fare il punto della situazione dopo la fine del campionato e in attesa di iniziare la post season, è il patron Azzio Santini nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino Reggio.

Santini, in pochi avrebbero scommesso su di voi dopo un inizio di stagione con 4 ko di fila. «La Conad di quest’anno è stata un diesel. Siamo partiti male, per poi ingranare e arrivare fino ad oggi, facendo il nostro dovere. Il merito è anche dell’allenatore, che è ormai uno di noi. Oggi in molti non sanno ancora se si iscriveranno, qui invece progettiamo già il futuro».

Qual è il contributo che ha portato Vincenzo Mastrangelo? «Lo scorso anno, dopo la parentesi nel 2018/19, alcuni problemi di natura personale lo avevano costretto a riavvicinarsi a casa. Appena ha potuto, è tornato da noi: è integrato al 100% con la società, una sorta di general manager che non si limita al campo ma anche a dare una mano sul mercato. Sarà con noi anche il prossimo anno e, perché no, speriamo oltre».

Sul campo, poi, sono state diverse le scommesse vinte. «Mi viene in mente Morgese, al settimo anno con noi e ormai una bandiera, oltre che una garanzia nel ruolo di libero. E il nostro capitano Ippolito? A 35 anni è stato confermato per la quarta stagione di fila, sebbene non avesse il posto da titolare assicurato: viaggia a ottimi livelli sia in battuta sia in attacco».

Come procede il recupero di Bellei, l’opposto titolare? «Ha ripreso ad allenarsi e mi auguro che in un paio di settimane torni a disposizione, saltando il primo turno dei playoff abbiamo il tempo per reinserirlo. Se ci è mancato? È come togliere Ibrahimovic al Milan: magari fai gol lo stesso, ma fai più fatica».

In un’annata del genere, pesa il ko in semifinale di Coppa Italia con Porto Viro, dove eravate favoriti. «A inizio anno avrei firmato per far bene in campionato, la Coppa mi interessava relativamente. Arrivati fino lì, inevitabilmente dispiace: oltre all’infortunio di Bellei abbiamo sentito troppo la pressione, può capitare».

Con che spirito affrontate i playoff? «Con l’obiettivo di non fermarci ai quarti. Avevo portato a Bergamo un paio di bottiglie per festeggiare il sesto posto e sono stato buon profeta: non dimentico che un anno fummo eliminati da una squadra allenata proprio da Mastrangelo, Vibo Valentia. Ora Vincenzo è dalla nostra parte: guardiamo avanti, senza mai accontentarci».

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