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Clamoroso in Cina: i prossimi campionati si giocheranno senza stranieri?

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Di Redazione

Una notizia a sensazione rimbalza dalla Cina: le edizioni 2020-2021 della Superleague maschile e femminile potrebbero disputarsi senza giocatori stranieri. La decisione non è ancora stata ufficializzata dalla CVA, la Federazione del paese asiatico, ma è stata comunicata oggi informalmente ad alcuni atleti e ai rispettivi agenti. La novità, se fosse confermata, sarebbe clamorosa: alcune giocatrici come Dobriana Rabadzhieva (nella foto) hanno già raggiunto la Cina, altre come Kelsey Robinson hanno appena annunciato il loro trasferimento, e in molti stavano completando costose formalità burocratiche per ottenere i rispettivi visti.

Le restrizioni causate dall’emergenza coronavirus sarebbero alla base di una scelta che andrebbe tuttavia in controtendenza rispetto agli orientamenti seguiti da calcio e basket, in cui i giocatori stranieri sono regolarmente ammessi al campionato. Di certo c’è che la prossima, brevissima stagione femminile – in programma dal 17 settembre al 2 ottobre a Jiangmen – non vedrà al via molte delle protagoniste più attese: tra le altre anche la stella Zhu Ting, che l’Henan ha annunciato di voler tenere a riposo per aiutarla a risolvere completamente i suoi problemi al polso, naturalmente in chiave Olimpiadi.

L’eventuale “blocco delle frontiere” è seguito ovviamente con grande interesse dalle squadre europee, che restano alla finestra nell’attesa del possibile ritorno di giocatori molto interessanti: tra questi ci sono ad esempio Tine Urnaut, Matt Anderson, Uros Kovacevic (e anche la compagna di quest’ultimo, Gloria Baldi, era in predicato di trasferirsi in Cina).

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