Christenson dopo il ko contro Perugia: “Niente discussioni, a fine partita conta solo la vittoria"

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Di Redazione

Grande rammarico in casa Azimut Leo Shoes Modena che esce sconfitta da gara 3 di Semifinale Playoff Scudetto contro Perugia, dopo essere stata avanti addirittura 19-10 nel terzo parziale. Un black out totale che neanche il palleggiatore americano Micah Christenson, intervistato da “Il Resto del Carlino Modena” riesce a spiegarsi.

Tra i migliori in campo, esaltante nella gestione dei suoi attaccanti in quell’inizio di terzo set che forse ha rappresentato l’apice del gioco gialloblù in stagione: brillantezza, idee, velocità, varietà. Come tutti i compagni di squadra, però, Christenson è arrivato affranto ai microfoni dei cronisti, dopo un match difficilmente commentabile, dopo la batosta subita nel parziale che si è poi rivelato decisivo: «Non so bene raccontare cosa è successo nel terzo set, so solo che è qualcosa che non deve succedere mai. Siamo ancora vivi, anche se questa sconfitta ci fa molto male, dobbiamo ripartire da lì e imparare».

L’impressione è stata netta: per i primi tre set Modena molto meglio dal punto di vista del gioco, Perugia aggrappata ai suoi battitori capaci di scagliare fendenti a 130 chilometri orari. «La battuta fa parte della pallavolo – continua Christenson – quindi ci dobbiamo convivere: dopo la partita l’unica cosa che parla è la vittoria, e quindi hanno vinto loro e non c’è discussione su questo. Non possiamo dire ‘giochiamo meglio, perdiamo per la loro battuta’. Quando abbiamo un vantaggio del genere dobbiamo chiudere».

Bisogna però reagire immediatamente, perché tra due giorni c’è una gara 4 che ormai è un’ultima spiaggia per la stagione gialloblù, una vera partita da dentro o fuori, una finale: «Gara 4? – chiude il regista americano – Subito dopo la partita è difficile essere così positivo, ma abbiamo fatto bene in tante fasi del gioco. Sappiamo che possiamo continuare, possiamo crescere ancora, soprattutto davanti ai nostri tifosi che ci spingono sempre di più e ci danno una grande fiducia. Dobbiamo ripartire, dobbiamo farlo per il nostro pubblico e per la società».

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