Chirichella verso la finale: “Mi aspetto un grande spettacolo”

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Foto LVF/Rubin
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Di Redazione

La Igor Gorgonzola Novara si prepara per vivere il primo appuntamento stagionale: domani alle 17.30 le azzurre di Stefano Lavarini saranno in campo per sfidare l’Imoco Volley Conegliano nel match valido per la Supercoppa Italiana 2021. Il match si disputerà al PalaPanini di Modena, teatro dello storico Scudetto azzurro del 2017.

Oggi, nel corso della presentazione dei campionati di Serie A, sono intervenuti per introdurre l’evento il coach Stefano Lavarini e il capitano Cristina Chirichella. “Dopo un’estate atipica che si è prolungata così tanto con le attività delle nazionali – ha spiegato Lavarini – probabilmente i contenuti tecnici del match di domani non saranno gli stessi con cui abbiamo chiuso la scorsa stagione, con le Finali Scudetto. Sono però sicuro che le emozioni, l’agonismo e la voglia di conquistare il trofeo saranno le stesse di sempre“.

Per me sarà emozionante tornare in campo in questo palazzetto – ha ricordato Chirichella – dove come club abbiamo vissuto qualcosa di storico e importante. Ovviamente, però, questa è tutta un’altra storia, un’altra battaglia da vivere. Mi aspetto un grande spettacolo sia per chi assisterà al match sia per noi, che finalmente potremo ritrovare il pubblico, aspetto che sicuramente darà un valore aggiunto alla nostra attività. Non vediamo l’ora di scendere in campo e giocarci questo trofeo“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.