Chieri: il pensiero da "mamma" di Samantha Middleborn

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Di Redazione

«Sono una ragazza madre e vorrei che un giorno le mie figlie mi vedessero come una donna che non ha smesso di inseguire il sogno di giocare a pallavolo per loro, ma che anzi è riuscita a conciliare l’essere mamma e atleta allo stesso tempo».

A parlare è Samantha Middleborn, americana classe 1990 arrivata a Chieri lo scorso marzo 2018 e riconfermata anche in questa stagione tra le fila della Reale Mutua Fenera Chieri ’76.

Per Samantha, o più comunemente Sam, questa che sta per iniziare può rappresentare la stagione del “riscatto”: «Nel 2016 mi trovavo in Corea del Sud e mi stavo preparando per la stagione quando ho scoperto di essere incinta.

Dopo un iniziale senso di shock è subentrata la felicità e ho provato tanto amore. Ho trascorso la gravidanza a casa, negli Stati Uniti, e ho dato alla luce due gemelline: Penelope che io chiamo Penny e Andrea soprannominata Andy. Subito dopo il parto ho ricominciato ad allenarmi per rimettermi in forma e per tutta la stagione (2017-2018) ho provato a trovare squadra, ma avendo dei bambini in molte non mi hanno voluta.

Sicuramente per gli uomini è molto più semplice (ride n.d.r.)».

Poi la svolta a marzo 2018: «Il mio procuratore mi ha chiamata dicendomi che c’era una squadra in Italia che cercava una ragazza per due mesi. Per me era un’opportunità perfetta: la mia occasione per tornare in campo e far vedere che potevo ancora giocare. Non dimenticherò mai quel giorno: mi sono sentita fortunata».

E così Samantha prepara la valigia ed approda sotto l’arco, il simbolo di Chieri: «Non è stato facile partire da sola e separarmi dalle mie bimbe per due mesi, ma il presidente, le mie compagne, gli allenatori, tutto lo staff e i tifosi sono stati dolci con me che mi hanno fatto sentire subito come a casa.

Quando mi hanno proposto di tornare qui anche per questa stagione ho chiesto di poter portare con me Penny ed Andy e io oggi sono ancora più felice perché la mia famiglia è qui».

Insieme a Penny e ad Andy in Italia è arrivata anche un punto fermo di Samantha: la mamma: «Quando mi alleno lei si occupa delle piccole che ora hanno 18 mesi e io sono più tranquilla e posso concentrarmi sul mio lavoro. Quando esco dalla palestra invece divento mamma a tempo pieno ed è la cosa più bella, ma anche più difficile del mondo. Le mie figlie sanno di essere amate e se prima giocavo a pallavolo solo per me, ora lo faccio anche per loro».

Il lavoro continua per Samantha che si appresta ad iniziare la sua prima stagione in un campionato di A1 in Italia: «Mi sto preparando fisicamente e mentalmente. Il campionato italiano è uno dei migliori e so che sarà una stagione complicata. Credo che dovremo tutte rimanere sempre concentrate e mentalmente forti, anche nei momenti difficili. Se porterò le mie bimbe a vedere qualche partita?

Certo. Ho una babysitter che qualche volta ci aiuta e sono sicura che al palazzetto darà una grossa mano a mia mamma perché credo che correranno da una parte all’altra!».

Per tutto il tempo del racconto una luce ha brillato negli occhi di Sam: quella dell’amore di una madre nei confronti delle proprie figlie da cui ha imparato ad essere molto paziente e da cui spera un giorno di sentirsi dire che vogliono diventare delle pallavoliste: «Se lo faranno sarò sicuramente la persona più felice di questo mondo, ma ora sono ancora troppo piccole e mi auguro che questa esperienza in Italia possa essere per loro un qualcosa di unico oltre che un’occasione per imparare una seconda lingua».

(Fonte: comunicato stampa)

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